Nessun cartello sui tondini per cemento armato, il TAR Lazio annulla le sanzioni dell’Antitrust

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Padova. È stato il Tar Lazio, presieduto dal giudice Ivo Correale, ad annullare lo scorso 12 giugno il provvedimento con cui l’Antitrust aveva sanzionato, per 140 milioni di euro complessivi, numerose imprese attive nel settore dell’acciaio.

Secondo l’AGCM le imprese coinvolte avevano posto in essere, nel periodo 2010-2016, “un’intesa unica e complessa, avente ad oggetto il coordinamento delle rispettive politiche commerciali sui mercati nazionali del tondino di acciaio per cemento armato e della rete elettrosaldata”.

Annullata la sanzione da oltre 43 milioni di euro comminata a Ferriere Nord e Fin.Fer, assistite dallo studio legale Donà Viscardini,con gli avvocati partner Wilma Viscardini e Gabriele Donà e la senior associate Barbara Comparini, e dallo studio legale Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners di Roma con un team composto dai partner Alberto Pera e Antonio Lirosi, dal counsel Salvatore Spagnuolo e dall’associate Andrea Pezza.

Annullate anche le sanzioni alle altre imprese coinvolte: lfa Acciai anch’essa difesa dallo studio legale GOP con un team composto dai partner Piero Fattori, Matteo Padellaro e Marco Martinelli, e dall’associate Astrid Borasi.

Feralpi Siderurgica, Ori Martin Acciaieria e Ferriera di Brescia assistite da Grimaldi studio Legale, con il managing partner Francesco Sciaudone, Flavio Iacovone e Andrea Neri, e dall’avvocato Gianluca Belotti di Eujus.

Ashurst ha assistito Ferriera Valsabbia con gli avvocati Denis Fosselard, Gabriele Accardo, Giulia Carnazza, e l’avvocato Gennaro D’Andria dello Studio Legale 3D Legal.

Industrie Riunite Odolesi I.R.O. è stata assistita dallo studio legale Chiomenti, con l’of Counsel avvocato Stefania Bariatti, il partner Filippo Brunetti e il counsel Emilio Cucchiara.

Infine Riva Acciaio, difesa dagli avvocati Berardino Iacobucci e Bernardino Pasanisi.

Nel giudizio sono intervenuti a supporto delle imprese anche il geometra Angiolino Legrenzi e A.N.C.E. Brescia assistiti gli avvocati Davide Epicoco e Daniele Manca Bitti.

Era stata l’AGCM, nel luglio del 2017, a notificare alle imprese coinvolte il provvedimento con cui aveva “rilevato l’esistenza di una articolata intesa, unica e complessa, nella quale confluiscono due condotte, entrambe ritenute funzionali al medesimo fine di consentire alle imprese che ne hanno fatto parte, mediante il coordinamento delle reciproche strategie commerciali, di assicurarsi ricavi e margini migliorativi rispetto a quelli conseguibili in un contesto concorrenziale nella vendita di Tondini per Cemento Armato e Rete elettrosaldata.”

Un provvedimento dell’AGCM che secondo la sentenza del TAR Lazio, contiene “carenze istruttorie e probatorie che non consentono di ricostruire la fattispecie nel senso della necessaria “congruenza narrativa” e di superare le spiegazioni alternative avanzate dalle imprese ricorrenti”.

La prima condotta contestata dall’Antitrust riguarda “uno scambio sistematico, svolto su base mensile, di dati individuali ed estremamente sensibili in quanto volti a svelare in anticipo ai concorrenti sia la strategia di approvvigionamento delle imprese e sia le quantità produttive programmate di offerta di tondini e rete elettrosaldata” scambio che avveniva all’interno di un’associazione di categoria a cui partecipavano le imprese.

Su questo aspetto il TAR Lazio ha rilevato che “l’analisi svolta dall’Antitrust, sconta numerosi difetti istruttori, nella misura in cui non fornisce elementi sufficienti a porre in effettiva correlazione le informazioni scambiate nell’associazione di categoria e le successive attività camerali”.

Secondo l’AGCM “il legame esistente tra il rottame ferroso e il prodotto finito sarebbe sufficiente a dimostrare la correlazione tra lo scambio informativo mensile e la fissazione congiunta in sede camerale dei prezzi”. Un assunto invece che le difese hanno demolito in quanto non adeguatamente dimostrato e, soprattutto, che non tiene conto dell’incidenza degli altri fattori produttivi ai fini della fissazione del prezzo di vendita finale. Così il provvedimento dell’antitrust, secondo la sentenza del TAR Lazio, “non definisce compiutamente il meccanismo secondo cui lo scambio di notizie sarebbe stato idoneo ad orientare le scelte delle imprese in modo da ottenere un apprezzabile effetto anticompetitivo, troppo genericamente individuato nella finalità di contrastare la forte pressione al ribasso dei prezzi.”

La seconda condotta contestata alle imprese siderurgiche riguarda il fatto “che si sarebbero servite della Commissione prezzi presso la Camera di Commercio di Brescia per definire “ex ante” i prezzi (base ed extra) che tali imprese intendevano applicare sui prodotti oggetto dell’intesa”. Una tesi smontata dalla difesa poichè la rilevazione dei prezzi dei tondini e delle reti “costituiva un’attività essenziale delle Camere di Commercio prevista dal quadro istituzionale di riferimento delle Camere di Commercio e non comportava mai la rilevazione di un prezzo predefinito ma di sole “forcelle” minime/massime, tipiche dei listini prezzi”.

Vittoria per le imprese anche sul piano formale: l’AGCM, secondo la sentenza del Tar Lazio, ha “irragionevolmente protratto la fase preistruttoria senza che sussistessero obiettive ragioni a giustificare il ritardo nell’avvio del procedimento istruttorio”, violando così i principi di buon andamento ed efficienza dell’azione amministrativa. Infatti è nell’interesse di tutti gli operatori del mercato di riferimento “che la contestazione sia formulata celermente, onde impedire il protrarsi dell’attività ritenuta non compatibile con le regole poste a tutela della concorrenza e a correggere tempestivamente le condotte illecite degli operatori”.

Scopri tutti gli incarichi: Barbara Comparini – Donà Viscardini; Gabriele Donà – Donà Viscardini; Wilma Viscardini Donà – Donà Viscardini; Alberto Pera – Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners; Antonio Lirosi – Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners; Salvatore Spagnuolo – Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners; Andrea Pezza – Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners; Andrea Neri – Grimaldi Studio Legale; Francesco Sciaudone – Grimaldi Studio Legale; Flavio Iacovone – Grimaldi Studio Legale; Gianluca Belotti – Eujus; Giulia Carnazza – Ashurst; Denis Fosselard – Ashurst; Gabriele Accardo – Ashurst; Gennaro d’Andria – Dandria Studio Legale – 3D Legal; Emilio Cucchiara – Chiomenti; Filippo Brunetti – Chiomenti; Stefania Bariatti – Chiomenti; Berardino Iacobucci – Iacobucci Berardino; Bernardino Pasanisi – Pasanisi Bernardino; Daniele Manca Bitti – Manca Bitti Daniele; Davide Epicoco – Epicoco;