Aperto a Limone il primo tratto estremamente scenografico della ciclovia del Garda

Solo due chilometri che terminano al confine tra le province di Trento e di Brescia, non ancora raccordati con il centro del paese gardesano che anticipano quella che, una volta completata, sarà un’autentica meraviglia turistica.

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ciclovia del Garda

Il primo tratto di quella che sarà la ciclovia del Garda facente il periplo della costa del più grande lago italiano è stato inaugurato a Limone alla presenza di un raggiante sindaco Franceschino “Chicco” Risatti che ha tenuto a battesimo la struttura assieme al ministro ai Trasporti e infrastrutture, Danilo Toninelli, all’assessore al turismo della Regione Lombardia, Lara Magoni, e all’assessore ai trasporti e lavori pubblici del Trentino, Mauro Gilmozzi, quest’ultimo anche nella veste di finanziatore dell’opera tramite il fondo Comuni di confine alimentato ogni anno dalle province di Trento e di Bolzano con 40 milioni di euro ciascuna per ridurre i differenziali con i comuni delle regioni ordinarie di Lombardia e Veneto che confinano con quelle speciali.

Con buona pace degli ambientalisti che definiscono i due chilometri della ciclovia del Garda appena realizzati come uno «sfregio ambientale e paesaggistico» per via le percorso realizzato a sbalzo sulla roccia a picco nelle acque del Garda, si tratta del primo assaggio di quella che sarà, una volta completata nel giro dei prossimi 4-5 anni, un’autentica meraviglia turistica capace di destagionalizzare ed attrarre nuovi flussi turistici sul lago.ciclovia del Garda

Un’inaugurazione molto scenografica quella della ciclovia del Garda, accompagnata anche dal passaggio della coppia di aerei della pattuglia Blue Voltige di Spresiano che hanno colorato con il Tricolore il cielo, culminata nel pomeriggio dal taglio del nastro dopo i brevi discorsi delle autorità invitate, sollecitate dal pubblico intervenuto che spingeva per percorrere in anteprima la passerella larga appena 2,5 metri costata 7 milioni di euro, 3.500 euro al metro lineare per via dei costi di disgaggio della parete di roccia imbrigliata da reti paramassi e dall’infissione di profondi tiranti nella roccia per sostenere le putrelle in acciaio zincato che sostengono tavelle di cemento formato in casseri riproducenti le venature del legno, dando un effetto di naturalezza.ciclovia del Garda

Se da sopra la passeggiata è estremamente scenografica e fascinosa, vista da sotto l’impatto visivo è piuttosto deciso, specie laddove la passerella supera alcuni vuoti mediante una struttura ad archi tubolare. Probabilmente, una diversa scelta tecnologica, magari una basata su una tensostruttura strallata avrebbe consentito di ridurne l’impatto visivo e, forse, anche i costi e i tempi d’approntamento. Ma il risultato finale è sicuramente notevole, anche se da quanto appreso, il tratto limonese sarà, ad opera terminata, una sorta di strozzatura, visto che il tratto a monte verso il Trentino sarà realizzato con una larghezza praticamente doppia per dare maggiore sicurezza a chi la percorre in bicicletta e a piedi, evitando ingorghi. E lo stesso potrebbe accadere nel tratto a valle di Limone.

Tornando all’inaugurazione, il sindaco Risatti ha sottolineato come questa «per Limone e per il Garda è stata una giornata indimenticabile, che rimarrà negli annali: inauguriamo un’opera unica e straordinaria, che permetterà di percorrere in bici e a piedi un tratto a strapiombo sul lago, godendo di una vista mozzafiato. Questi ultimi due chilometri di ciclopista sono il tratto finale di un percorso che da Tremosine si spinge fino al confine con il Trentino: è il pezzo più spettacolare e affascinante, costruito a tempo di record. IL tutto con un’elevata attenzione all’ambiente, tra cui la piantumazione di 500 nuove piante di vegetazione mediterranea».ciclovia del Garda

Ora rimane da superare il chilometro scarso che separa la ciclabile dal centro limonese, cosa che per qualche tempo obbligherà pedoni e ciclisti a percorrere il pericoloso tratto della statale, oppure a rivolgersi a qualche navetta. Risatti è comunque ottimista: «stiamo definendo le trattative con i privati che sono interessati da alcuni brevi tratti e conto chi chiudere presto ed avviare i lavori in modo che si possa imboccare la ciclabile direttamente dall’abitato».

Intanto, via a godere di questo primo tratto, che sarà aperto giorno e notte grazie ad un’illuminazione led affondata nei supporti dei parapetti in acciaio zincato con reti in inox in attesa che tutto il periplo del lago lungo 140 chilometri sia completato. Un impegno fatto proprio anche da Toninelli: «la ciclovia del Garda rientra nel piano nazionale delle ciclovie ed è stato già finanziato. Un’opera come questa costituirà un formidabile volano per lo sviluppo turistico, oltre ad un incentivo ad utilizzare sempre più la mobilità sostenibile come la bicicletta».

Rimane un’ultima constatazione: il primo tratto della ciclovia del Garda è stato realizzato dal comune di Limone con i soldi del Trentino tramite il fondo Comuni di confine, mentre in Trentino è ancora decisamente indietro allo stadio della progettazione dei due tratti di sua competenza, quello Riva del Garda Limone e Torbole Malcesine. Ancora una volta, l’Autonomia speciale va a rimorchio dell’iniziativa delle realtà ordinarie.