Prosegue la digitalizzazione della sanità in Trentino: ecco l’app TreC_FSE

Gli utenti del servizio che ha digitalizzato la ricettazione e la refertazione interessa al momento oltre 87.000 cittadini. Con la nuova applicazione si punta ad aumentare il numero di utilizzatori. 

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app TreC_FSE

Da oggi è ancora più facile accedere alla cartella clinica e gestire in modo sicuro le proprie informazioni sanitarie grazie alla nuova app TreC_FSE si potrà infatti entrare in TreC – la piattaforma di servizi di sanità digitale che consente di accedere al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) – anche da cellulari o tablet. Attraverso l’applicazione gratuita si potranno facilmente consultare i referti medici, le ricette farmaceutiche e le ricette specialistiche. Meno spostamenti per andare a ritirare i referti, meno code agli sportelli, risparmio di carta, ma soprattutto una semplificazione nell’accesso alla propria documentazione sanitaria.

L’App TreC_FSE è stata sviluppata dal laboratorio congiunto Azienda provinciale per i servizi sanitari e Fondazione Bruno Kessler di TrentinoSalute4.0, in accordo con il Dipartimento salute e solidarietà sociale e il Servizio supporto alla direzione generale e ICT della provincia di Trento.

TreC_FSE ad oggi è l’unica App in Italia che consente di accedere al proprio FSE ed è stata presentata dall’assessore provinciale alla salute, Luca Zeni, dal dirigente generale del Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provicnia, Silvio Fedrigotti, dal direttore sanitario di Apss Claudio Dario, dal segretario generale FBK, Andrea Simoni, e da Diego Conforti, direttore dell’Ufficio innovazione e ricerca del Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia.

Sempre più cittadini utilizzano esclusivamente telefoni cellulari e tablet per accedere a Internet e fruire di servizi online in modo veloce, semplice e intuitivo, preferendo applicazioni mobili all’accesso da computer. TrentinoSalute4.0 ha deciso quindi di implementare la versione mobile del servizio TreC con l’app TreC_FSE con l’obiettivo di allargare il numero di utenti: sfruttando un oggetto che ormai tutti hanno a portata di mano, l’accesso al FSE sarà potenzialmente garantito alla totalità della popolazione trentina maggiorenne. Attualmente superano gli 87.000 (il 16% degli aventi diritto) i cittadini trentini iscritti a TreC. I dati – disponibili sul sito trec.trentinosalute.net – riportano di oltre 2.300 pagamenti effettuati e quasi 3.600 cambi di medico di base. Considerando anche Fast TreC – il servizio per tutti i possessori di tessera sanitaria (non solo residenti in Trentino) che permette di visualizzare referti di laboratorio, prenotare il prelievo del sangue e verificare per i minori di 16 anni lo stato vaccinale – si arriva ad oltre 233.000 utilizzatori.

L’applicazione per i dispositivi mobili è scaricabile da App store (piattaforma IOs Apple) e Google play (piattaforma Android) e disponibile per i cittadini che abbiano attivato la propria tessera sanitaria per accedere a TreC. Attraverso l’App è possibile consultare i referti medici, le ricette specialistiche, le ricette farmaceutiche e ritirare i farmaci (anche fuori Provincia). Nei prossimi mesi l’App sarà arricchita di ulteriori funzioni che saranno rilasciate gradualmente, in linea con la versione web della piattaforma TreC. Si potrà quindi “interagire” con il servizio sanitario provinciale: prenotare e pagare le visite specialistiche, cambiare il medico, e non solo. TreC è un vero e proprio diario della salute dove i cittadini possono tenere traccia della storia clinica personale e familiare (farmaci, terapie, allergie e intolleranze, vaccinazioni ecc.) e registrare osservazioni personali sulla propria salute (peso, pressione, stili di vita).

«Investire sulle le nuove tecnologie – ha sottolineato l’assessore Zeni – ha una forte valenza politica. Non è rimanendo fermi che si risolvono i problemi, ma innovando e migliorando le opportunità per i cittadini».

«FBK – ha detto Andrea Simoni, segretario generale della Fondazione – punta molto su TrentinoSalute4.0. La ricerca nel campo della sanità digitale rappresenta uno dei quattro grandi obiettivi del piano strategico di FBK per i prossimi dieci anni. La Fondazione porta un duplice valore aggiunto grazie alle sue competenze nel campo dell’intelligenza artificiale.  Pensiamo che in questo settore ci siano tutti i presupposti per contare a livello non solo locale, ma anche nazionale, soprattutto in termini qualitativi».