Turismo in Friuli Venezia Giulia: crescita possibile coinvolgendo territori vicini

Intervento assessore regionale Bini a 39° Meeting Amicizia di Rimini. 

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Turismo in Friuli Venezia Giulia

Al Meeting per l’Amicizia fra i popoli, a Rimini, giunto quest’anno alla trentanovesima edizione, si è parlato di turismo all’interno della tavola rotonda dedicata al turismo all’insegna del tema “Chi va piano va sano e va lontano”.

Per la regione Friuli Venezia Giulia ha partecipato l’assessore al turismo, Sergio Emidio Bini, secondo cui «abbiamo l’opportunità di far cresce il turismo in Friuli Venezia Giulia ma è necessario lavorare di concerto con i territori contermini per creare progetti di ampio respiro. Ho già coinvolto in questo senso la Regione Veneto per incrementare il turismo dell’Alto Adriatico dal mare alla montagna con un’attenzione alla mobilità lenta».

Bini ha sottolineato le «peculiarità che possono fare diventare la Regione la destinazione più “slow” d’Italia attraendo un turismo lento. Il tema è al centro delle politiche turistiche regionali e mi impegnerò per questo. Il Friuli Venezia Giulia, con circa 100 km di distanza fra mare e montagna, con paesaggi e ambienti completamenti diversi fra loro e, soprattutto, un territorio ancora molto naturale, poco industrializzato e con tante tradizioni e tipicità – ha spiegato – può ambire ad essere meta nazionale privilegiata di un turismo lento. Molto è stato fatto per sostenere la mobilità lenta – ha aggiunto Bini – ma intendiamo compiere ulteriori passi avanti in questa direzione».

Fra i tanti progetti, l’assessore ha ricordato quello dell’Alpe Adria Trail, con un percorso di trekking di 750 chilometri tra Austria, Slovenia e Italia al Walkart che riscopre e valorizza antiche vie di pellegrinaggio oltre alla Ciclovia Alpe Adria, premiata nel 2015 come miglior itinerario dell’anno e al quarto posto tra i percorsi ciclabili esteri più famosi «che vorrei potesse raggiungere Venezia. Un sogno che auspico possa diventare realtà perché sono convinto che serva un turismo capace di superare le logiche dei confini amministrativi».

Nel promuovere la regione, Bini si è confrontato con il direttore dell’Agenzia nazionale del turismo (Enit), Giovanni Bastianelli, il direttore del dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno, durante una tavola rotonda moderata da Marco Piuri, direttore Gruppo Ferrovie Nord Milano (Fnm) in cui sono emersi gli aspetti emotivi, sostenibili e naturali di un turismo lento che sta prendendo sempre più piede e coinvolge una varietà di persone.

«Il turismo lento è una filosofia di vita – ha spiegato Bini – che significa promuovere la qualità e l’esperienza contrapponendosi al turismo di massa, veloce e di consumo che poco valorizza le tipicità di un luogo. In quest’ottica, il tema che sta diventando sempre più determinante nella scelta di una destinazione come meta turistica è al centro delle politiche di settore del Friuli Venezia Giulia. Bini ha evidenziato, inoltre, la forza produttiva e occupazionale rappresentata dal turismo che «dovrà avere un ruolo sempre più importante nell’economia della nostra regione».