Artigianato in Emilia Romagna: crescita a due velocità

La produzione artigiana nell’industria sale dell’1,5% e riprende l’espansione tra l’1,5 e il 2,0% avviata alla fine del 2016. Rallenta lievemente l’emorragia delle imprese artigiane, sia nell’industria (-1,1%), sia nelle costruzioni (-1,5%).

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Artigianato in Emilia Romagna

Ritmo diverso per il trend, comunque di crescita, dell’artigianato in Emilia Romagna. La fotografia scattata dall’indagine sulla congiuntura dell’artigianato realizzata da Camere di commercio e Unioncamere regionale, evidenzia una espansione per l’industria e una ripresa oscillante nelle costruzioni.

Nel secondo trimestre la produzione nel comparto artigianale industriale è aumentata dell’1,5% rispetto al corrispondente trimestre del 2017, con una pronta ripresa del ritmo di crescita, che ritorna tra l’1,5% e il 2,0% come dall’ultimo trimestre del 2016. La crescita del fatturato a prezzi correnti si è ripresa prontamente (+1,6%), nonostante un andamento più contenuto del mercato estero (+1,3%). La ripresa della dinamica del processo di acquisizione degli ordini (+1,2%) è stata più lenta di quella di fatturato e produzione e ha beneficiato marginalmente della componente estera (+0,7%).

Continua, lievemente più contenuta, l’emorragia delle imprese artigiane attive nell’industria in senso stretto, che a fine giugno erano 28.251, in flessione dell’1,1%, ovvero 309 imprese in meno, rispetto a un anno prima. A livello nazionale la perdita è stata più ampia (-1,9%). La tendenza negativa domina tutti i macrosettori considerati dalla congiuntura ed è determinata soprattutto dalla flessione nella “meccanica, elettricità ed elettronica e dei mezzi di trasporto e nell’industria metallurgica e delle lavorazioni metalliche. Per forma giuridica deriva dalla sensibile riduzione delle società di persone, nonostante l’aumento delle società di capitale.

Nel comparto delle costruzioni la tendenza positiva in corso dal secondo trimestre 2017 procede oscillante. Tra aprile e giugno il volume d’affari a prezzi correnti delle imprese artigiane è aumentato dell’1,0%, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, che resta al di sotto del +2,0% riferito al complesso delle costruzioni regionali.

A fine giugno le imprese artigiane attive nelle costruzioni erano 51.533, 765 in meno (-1,5%) rispetto a un anno prima, una riduzione più contenuta di quella riferita al trimestre precedente, lievemente inferiore a quella dell’artigianato delle costruzioni nazionale (-1,8%), ma più pesante di quella dell’insieme delle costruzioni regionali (-0,9%). La flessione risultata più rapida per le imprese attive nella costruzione di edifici, ma più ampia per quelle che eseguono lavori di costruzione specializzati, Secondo la forma giuridica è derivata soprattutto dalle ditte individuali, nonostante l’aumento delle società di capitale.

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