Fatturato e ordinativi dell’industria italiana in rialzo ad agosto

La rilevazione Istat evidenzia il contributo dell’export del settore manifatturiero. 

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Fatturato e ordinativi

Ad agosto l’indice destagionalizzato del fatturato complessivo dell’industria italiana secondo l’elaborazione fatta dall’Istat torna a crescere dopo la flessione rilevata nei due mesi precedenti.  Il contributo maggiore alla crescita deriva dalle vendite all’estero, che fanno registrare una delle maggiori variazioni dall’inizio del 2016.

Anche il fatturato in volume del settore manifatturiero evidenzia un andamento congiunturale positivo nel mese di agosto, segnando, però, una leggera riduzione nella media degli ultimi tre mesi.

Ad agosto il fatturato dell’industria aumenta su base congiunturale dell’1,2%, recuperando la diminuzione registrata nel mese precedente, pari allo 0,9%; nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo cresce dello 0,6% sui tre mesi precedenti.

Anche gli ordinativi registrano una crescita congiunturale del 4,9%, che segue la flessione del mese precedente del 2,2%; nella media degli ultimi tre mesi sui tre mesi precedenti si registra un incremento pari allo 0,6%.

La dinamica congiunturale del fatturato riflette l’andamento solo di poco positivo del mercato interno (+0,2%) e, in misura più accentuata, di quello estero (+3,1%). Anche per gli ordinativi l’incremento congiunturale è notevolmente meno ampio per le commesse raccolte sul mercato interno (+0,5%) rispetto a quelle provenienti dal mercato estero (+11,0%).

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali in tutti i raggruppamenti principali di industrie; la variazione positiva più elevata si rileva per i beni strumentali (+2,2%). Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 come ad agosto 2017), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 3,2%, con incrementi dell’1,2% sul mercato interno e del 7,0% su quello estero.

Nel comparto manifatturiero i settori che registrano le variazioni tendenziali più rilevanti sono quelli del coke e dei prodotti petroliferi raffinati (+16,2%) e dei prodotti farmaceutici (+7,4%), mentre l’industria del legno e della carta mostra la flessione maggiore (-2,8%).

L’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento tendenziale dello 0,9%, sintesi di una riduzione del 7,5% per il mercato interno e di un marcato incremento dell’11,6% per il mercato estero. La maggiore crescita tendenziale si registra nel settore dei mezzi di trasporto(+24,9%), mentre un’accentuata diminuzione si rileva nel comparto dei prodotti di elettronica e ottica (-62,5%).

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