Fallimento delle banche venete: la Commissione speciale del Consiglio regionale del Veneto ha esaminato la relazione finale

Negro: «iIl testo finale va al Consiglio regionale che potrà consegnarla anche alla Commissione speciale d’inchiesta del Parlamento». Guadagnini: «inquietante quanto è emerso». 

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Fallimento delle banche venete

La Commissione speciale d’inchiesta sui gravi fatti riguardanti il fallimento delle banche venete, istituita in seno al Consiglio regionaledel Veneto, presieduta da Giovanna Negro (Veneto Cuore Autonomo), e vicepresidente Antonio Guadagnini (Siamo Veneto), ha esaminato la sua relazione finale.

Come stabilito con deliberazione n. 205 del 21 dicembre scorso, i commissari sono stati chiamati a valutare i fatti emersi dopo la chiusura dei lavori della precedente Commissione speciale d’inchiesta che aveva concluso il proprio compito con la Relazione finale votata dal Consiglio regionale del Veneto il 12 luglio 2016. Tra i compiti attribuiti a questa Commissione d’inchiesta, i cui poteri erano soprattutto conoscitivi, l’acquisizione di dati e informazioni riguardanti l’attività svolta dalle autorità di vigilanza nell’esercizio delle proprie funzioni su Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, specie con riguardo all’attività svolta da Banca d’Italia negli anni che hanno preceduto la crisi, nonché le audizioni, tra gli altri, degli ex amministratori degli Istituti, di conoscitori e studiosi del fenomeno, dei rappresentanti dei comitati dei correntisti, azionisti e obbligazionisti, delle associazioni dei consumatori più rappresentative a livello regionale e dei rappresentanti sindacali dei dipendenti.

«Il nostro obiettivo è stato fotografare con lealtà quello che è successo nella situazione di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca e lo abbiamo fatto in una relazione di 280 pagine che descrive puntualmente quello che è successo. Non ci siamo mai tirati indietro – afferma la presidente Negro – come commissari, né tanto meno nella Relazione finale e la consegniamo coscienti di aver fatto un ottimo lavoro: ora la parola passa al Consiglio regionale che potrà esaminare la Relazione e consegnarla alla Commissione parlamentare sulle banche che avrà più poteri di quella veneta e alla quale i cittadini potranno chiedere ulteriori risposte. Oggi la politica ha scritto una buona pagina, perché abbiamo fatto luce su fenomeni che nessuno fino ad ora aveva avuto il coraggio di affrontare».

«È inquietante il quadro emerso nel corso dei lavori della Commissione – aggiunge il vicepresidente Guadagnini – e mi riferisco all’operato degli organi di vigilanza, in particolare di Bankitalia, che hanno responsabilità importanti sull’esito finale, ovvero sulfallimento delle due banche popolari venete, due istituti che erano fondamentali per il nostro territorio. La Commissione ha svolto un lavoro importante per il territorio del Veneto, perché daremo delle risposte grazie alla ricostruzione della verità dei fatti e costituirà una base importante per i lavori della Commissione bicamerale che partirà presso il Parlamento nazionale. Da ultimo, quando si parla di soci che sono stati depredati, non si fa riferimento a gente sprovveduta che ha dato i propri soldi in mano a dei “poco di buono”: i soci devono essere risarciti per un danno ingiusto che hanno subito non avendo nessuna responsabilità, danno che è stato provocato da agenti esterni a quelli della Banca. Chi ha sbagliato deve pagare, per una questione di giustizia».

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