Il presidente del Senato Alberti Casellati in visita ai territori veneti colpiti dal maltempo

Zaia: «danni ingentissimi dalla caduta di 80 cm di acqua per metro quadro». Casellati: «ora superare le lungaggini del Codice degli appalti e agire sul dissesto idrogeologico del Paese». 

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territori veneti colpiti dal maltempo

Il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha effettuato una ricognizione sui territori veneti colpiti dal maltempo nel Bellunese, accompagnata dal governatore della regione, Luca Zaia.

«Con la Presidente del Senato abbiamo visitato tutto il centro di Rocca Pietore, i Serrai di Sottoguda e Malga Ciapela colpiti dal maltempo dell’ultima settimana – ha detto Zaia -. In questi centri la piovosità è stata circa di 80 cm per metro quadrato. È stato come camminare in una piscina con l’acqua che supera abbondantemente le ginocchia. A questo si sono aggiunti i venti di quasi 200 km all’ora che hanno portato la devastazione di 100.000 ettari di boschi».

Sconcertata dall’entità dei danni il presidente del Senato: «è stato impressionante. Questo è un territorio che conosco molto bene, che ho frequentato e frequento. Per quanto le immagini televisive ci rappresentavano una situazione devastata e devastante, vederlo da vicino è stato un colpo al cuore – ha detto a Belluno Alberti Casellati -. Le inondazioni, i danneggiamenti, i paesi isolati cambiano la geografia del territorio, e cambia anche la sua storia perché viene meno l’identità».territori veneti colpiti dal maltempo

Alberti Casellati si preoccupa del futuro: «il dissesto idrogeologico sta coinvolgendo tutte le regioni italiane, compreso purtroppo nostro Veneto. Ho proposto una commissione indagine perché vi sia una mappatura di tutte le zone a rischio. Il 91% dei comuni è sotto pericolo. C’è stata la fase dell’emergenza, dove gli sforzi delle persone sono encomiabili, adesso ci saranno i sussidi, staremo dietro alla questione fondi, che devono essere erogati dallo Stato, perché qui c’è la priorità assoluta».

Quanto all’azione di ricostruzione, Alberti Casellati ha ribadito la necessità di «andare oltre il Codice degli appalti. Sappiamo benissimo le ragioni che lo hanno ispirato, perché ci sono stati dei comportamenti poco commendevoli, ma oggi la parola d’ordine per tutti i cittadini è tempestività. Noi dobbiamo restituire alla nostra gente il suo territorio, perché qui si perde anche la memoria».

Agire rapidamente senza le maglie della burocrazia che spesso sono le principali responsabili del malaffare alla ricerca di scorciatoie, magari avendo anche il coraggio di cambiare destinazione a quei 18 miliardi di spesa improduttiva e clientelare che il governo vorrebbe destinare nel 2019 al reddito di cittadinanza e ai pensionamenti anticipati. Cambiare sarebbe un gesto concreto verso il riconoscimento dei bisogni reali del Paese, capace di innescare un virtuoso volano di crescita solida e stabile nel tempo, questo sì capace di creare posti di lavoro autentici in tutto il Paese.

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