Confindustria Belluno Dolomiti critica sul “No” al prolungamento di A27

Barbini: «non capisco come gli amministratori locali blocchino ogni iniziativa in tema di infrastrutture sul nostro territorio». 

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prolungamento di A27

Il blocco a prescindere di ogni proposta di migliorare la rete infrastrutturale nella provincia di Belluno ed in particolare il prolungamento di A27 ha suscitato la reazione di Luca Barbini, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti che critica l’atteggiamento di tanti, troppi amministratori locali.

«Le infrastrutture sono un prerequisito fondamentale e irrinunciabile per lo sviluppo dei territori. Ieri questo messaggio è stato evidenziato nella grande manifestazione di Torino, dove erano presenti i rappresentanti di dodici associazioni, compresa ovviamente Confindustria – dice Barbini -. Oggi questo stesso messaggio lo ribadiamo con forza nella nostra provincia, a fronte delle ennesime divisioni su progetti strategici come il prolungamento dell’A27 e il rilancio della ferrovia. È ora di decidere e di costruire quei collegamenti che servono al nostro territorio».

L’intervento di Barbini arriva a seguito delle prese di posizione dei sindaci contrarie alla proposta di puntare sul prolungamentodell’autostrada rilanciata in questi giorni anche dal governatore veneto Luca Zaia. «È inammissibile – prosegue Barbini – che ogniinfrastruttura sia bloccata dell’indecisionismo degli amministratori. Del rilancio della ferrovia non si sente più parlare da mesi, se non perché è tutto bloccato anche a causa della non scelta del tracciato. Il prolungamento dell’autostrada è un tabù anche se potrebbe rappresentare un’opera storica per la competitività del territorio bellunese, altrimenti escluso e scollegato dai grandi corridoi di collegamento. Persino sulle opereminori” c’è sempre qualcuno che trova un pretesto per sollevare polemiche, che finiscono inevitabilmente per produrre ritardi su ritardi. A scapito del mondo delle imprese che qui continua a operare, nonostante le conclamate difficoltà dovuta anche da un’insufficiente dotazione infrastrutturale. Del resto, la fragilità delle nostre reti è emersa in modo drammatico anche con l’ultima alluvione».

Secondo il presidente degli industriali «nello specifico negli anni Confindustria Belluno Dolomiti si è sempre impegnata a sostegnodello sbocco a Nord, opera che garantirebbe alla nostra provincia un collegamento diretto con il cuore dell’Europa, tanto da aver anche commissionato e realizzato, in passato, studi di fattibilità. In prospettiva, questo è e resterà dunque un obiettivo strategico. Più nell’immediato la nostra associazione è impegnata a favore del miglioramento e la messa in sicurezza della viabilità interna, anche e soprattutto in vista dei grandi eventi sportivi che interesseranno la nostra provincia nei prossimi anni. Dobbiamo concentrarci sugli interventi concretamente realizzabili, senza però dimenticare progetti strategici a medio e lungo termine».

«Come è emerso con forza anche a Torino – conclude Barbini – il mondo delle imprese è a favore della Tav Torino-Lione e più in generale delle infrastrutture, che sono coerenti con un’idea di società inclusiva e sono un’idea di visione del Paese, centrale tra Europa e Mediterraneo, aperta a Est e a Ovest. Questo vale anche e soprattutto per la nostra provincia, dove i collegamenti, da quelli stradali a quelli informatici, continuano ad essere assolutamente inadeguati».

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