Autovie Venete aperto al traffico il primo nuovo viadotto sul Tagliamento

Castagna: «un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato “a testa bassa” per accelerare i lavori, alle imprese, alle maestranze, ai tecnici e a tutti i collaboratori di Autovie, a tutti quelli che hanno contribuito a questo successo. E’ un risultato di tutti».  

0
1593
autovie venete

Alle ore 12,00 di domenica 9 dicembre i primi veicoli provenienti da Trieste e diretti a Venezia sono transitati sul manufatto che rappresenta l’opera principale del terzo lotto della terza corsia della A4 Venezia-Trieste, il ponte sul fiume Tagliamento, un’opera che ha potuto sempre contare sull’attività del Commissario straordinario per l’emergenza A4 Autovie Venete, attualmente rappresentato dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

Da domenica prossima – quando i lavori saranno completati anche nell’altra carreggiata – sull’infrastruttura potranno circolare anche i mezzi provenienti da Venezia e diretti verso Udine e Trieste. La soddisfazione del presidente di Autovie Venete, Maurizio Castagna, è palpabile «perché non si tratta di un risultato scontato nella realizzazione di opere di questa caratura, complesse dal punto di vista tecnico, progettuale e ambientale, le difficoltà ci sono sempre e solo lavorando in stretta sinergia, con impegno e professionalità, possono essere superate».

Il viadotto è stato aperto al traffico a tempi di record, in soli 379 giorni di cantiere. Era il 24 novembre 2017 quando fu posata la prima pietra. In questi ultimi giorni l’impresa appaltatrice, le maestranze e i tecnici di Autovie Venete hanno dato il massimo per rispettare i tempi che si erano prefissati. Sono stati posati e fissati i giunti sulla soletta (il piano d’appoggio) dell’infrastruttura, installato le barriere fonoassorbenti, posizionati i new jersey centrali che separano le carreggiate. Ma, soprattutto, dalle ore 21,00 di sabato 8 dicembre quando è stata chiusa l’autostrada nel tratto tra l’interconnessione A4/A28 (Nodo di Portogruaro) e lo svincolo di Latisana in entrambe le direzioni, fino alle ore 12,00 quando il viadotto è stato finalmente aperto, hanno operato 36 bilici (9 in un senso e 27 in un altro) per raccordare la vecchia e la nuova carreggiata e quindi pareggiare la quota altimetrica di entrambi i sedimi stradali, in modo tale che i veicoli potessero viaggiare su sei chilometri di nuovo asfalto.

In soli 10 mesi gli oltre 550 conci (manufatti in cemento armato a forma trapezoidale del peso di circa 80/110 tonnellate ciascuno) che compongono il viadotto lungo 1.520 metri, sono stati costruiti nel centro di produzione limitrofo al cantiere e varati da appositi carri autovie veneteponte con successiva tensionatura e precompressione finale. L’infrastruttura in calcestruzzo, larga 20 metri e 30 centimetri, è costituita da 20 campate con 19 pile, ciascuna con un diametro esterno di 5 metri e mezzo. Ogni pila è formata da 8 pali trivellati, ciascuno di diametro pari a 1 metro e mezzo infissi a una profondità di 75 metri. autovie veneteUn’opera all’avanguardia che andrà a sostituire l’attualeattraversamento del fiume Tagliamento sulla A4 risalente al 1964, privo di corsie di emergenza e soprattutto non più in grado di sopportare il passaggio frequente di mezzi pesanti in transito soprattutto durante gli esodi stagionali. I controlli accurati e frequenti, per verificarne la staticità, hanno comportato la progressiva diminuzione dei limiti di carico, proprio per garantire la sicurezza della circolazione. Al momento, sul vecchio viadotto possono transitare carichi non superiori a 56 tonnellate.

Varata l’opera si è proceduto tra ottobre e novembre al collaudo con test statici e dinamici. In fasi diverse sono stati fatti stazionare contemporaneamente su ciascuno dei tre tronconi dell’impalcato, lunghi 500 metri, ben 24 camion pieni di ghiaia per un peso complessivo di 42 tonnellate l’uno. Il peso trasportato dai camion era maggiore rispetto alla media di ciò che andrà a sopportare l’intero manufatto una volta aperto al traffico. Gli autocarri sono stati disposti su quattro file, mentre i topografi dal basso misuravano gli abbassamenti eventuali del viadotto, in corrispondenza dei sostegni, ottenuti per effetto del carico posizionato sopra, confrontandoli con il valore teorico di calcolo dato dal progettista. Sofisticato anche il tipo di strumentazione adottato dai tecnici, dalle mire ottiche (quattro per ognuna delle tredici sezioni monitorate) ai comparatori, entrambi speciali sensori in grado di verificare le deformazioni teoriche attese dal progettista. Le operazioni sono proseguite per circa nove ore per giornata e sono state suddivise in due momenti: flettente (con i 24 camion), per verificare il movimento longitudinale del ponte, e torcente (con 10 camion posizionati su due file su un unico lato del viadotto) per testare il movimento trasversale. Ogni prova di carico è stata ripetuta due volte. Quindi sono stati eseguiti i “test dinamici” in modo da poter acquisire con specifiche strumentazioni (accelerometri) le vibrazioni per la totalità delle campate del manufatto. La sollecitazione è stata indotta facendo transitare lungo il ponte due autocarri carichi del peso complessivo pari a circa 30 tonnellate alla velocità di 60/70 chilometri orari. Gli esiti di tutte le prove eseguite sono risultati positivi. autovie venete

Nei prossimi giorni proseguiranno i lavori di pavimentazione nei nuovi tratti di raccordo lungo la carreggiata che da Venezia porta a Trieste e verranno spostati di conseguenza i new jersey. L’operazione richiederà una settimana. Sabato 15 a partire dalle ore 21,00 fino alle ore 08,00 di domenica 16 verranno chiusi i tratti compresi tra l’allacciamento A4/A28 (Nodo di Portogruaro) e l’allacciamentoA4/A23 (Nodo di Palmanova) in direzione Trieste e tra lo svincolo di Latisana e il Nodo di Portogruaro in direzione Venezia. A partire dalle ore 08,00 di domenica 16 si potrà viaggiare su entrambi i sensi di marcia sul nuovo viadotto. La circolazione, nei prossimi mesi, sarà infatti ancora a doppio senso di marcia (a due corsie di larghezza pari a 3,5 metri per ciascuna direttrice) e quindi, a tutti gli effetti, il manufatto sarà considerato ancora “cantiere”. Diventerà a tre corsie quando l’altro viadotto (a sud), che già è in fase di costruzione, verrà completato (presumibilmente entro fine 2019).

Autovie ricorda che sul nuovo viadotto – visto l’attuale restringimento della carreggiata con traffico deviato su due corsie senza corsia di emergenza – verrà imposto il limite massimo di velocità per i veicoli con massa a pieno carico fino a 7,5 tonnellate di 80 chilometriorari e di 60 chilometri orari per i mezzi superiori a 7,5 tonnellate. Inoltre varrà il divieto di sorpasso per i veicoli con massa superiore alle 3,5 tonnellate.

Per rimanere sempre aggiornato con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, iscriviti al canale Telegram

https://t.me/ilnordest

© Riproduzione Riservata