Itas assicurazioni chiude il 2018 all’insegna del rialzo

Raccolta premi complessiva a 1.446 milioni di euro (+26%). Utile netto consolidato a 18,2 milioni di euro (+54%). 

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Itas il presidente Fabrizio Lorenz e il direttore generale Raffaele Agrusti

Il consiglio di amministrazione di Itas Mutua presieduto da Fabrizio Lorenz ha approvato i risultati 2018 all’insegna di un vasto rialzo di tutte le principali voci.

«Pur in un quadro economico e finanziario non facile, la nostra Compagnia ha saputo raggiungere, anche quest’anno, importanti risultati economici e patrimoniali – ha detto Lorenz -. Al di là di questi, seppur importanti, risultati mi preme sottolineare come, anche in questo esercizio, siamo stati vicini, assieme ai nostri agenti, ai nostri soci assicurati in occasione dei gravi eventi alluvionali che hanno colpito, in particolare, i nostri territori di elezione attraverso una tempestiva liquidazione dei risarcimenti per i danni subiti».

Entrando nel dettaglio delle cifre, i premi del segmento Danni hanno raggiunto gli 889 milioni di euro, in crescita del +8,9% grazie al positivo andamento di entrambe le linee di business. Lo sviluppo dei premi è avvenuto in un quadro di equilibrio della composizione del portafoglio, sostanzialmente stabile, evidenziando una raccolta pari al 48% per il settore auto ed al 52% per il settore no auto.

Il risultato operativo del segmento, sui cui hanno inciso significativamente oltre 8 milioni di euro di sinistri netti (oltre 31 milioni di euro al lordo della riassicurazione) legati agli eventi alluvionali accaduti nello scorso autunno, passa dai -6 milioni di euro del 2017 a +4 milioni di euro, grazie al deciso miglioramento del risultato tecnico. In riduzione, infatti, l’apporto proveniente dalla gestione finanziaria per effetto della politica di riduzione del rischio implementata dalla Società che ha privilegiato la qualità degli investimenti piuttosto della loro redditività al fine di proteggere il proprio patrimonio in un contesto di mercati finanziari estremamente complesso e volatile.

Il Combined Ratio si attesta a 100,2%, in miglioramento di circa 2 p.p. rispetto all’esercizio precedente nonostante l’incidenza negativa per 1,1 p.p. derivante dai suddetti eventi alluvionali. Il miglioramento del Combined Ratio è attribuibile, da un lato, al calo della sinistralità corrente e, dall’altro, al calo del tasso costi grazie ad una attenta politica di gestione delle spese.

La raccolta netta Vita si attesta a 416 milioni di euro, confermando la crescita osservata fin dall’inizio dell’anno. A seguito di questo andamento, le riserve crescono del +14,6% raggiungendo i 3,2 miliardi di euro. I premi del segmento raggiungono i 558 milioni di euro (68%). Molto positiva la crescita del fondo pensione aperto che ha superato i 100 milioni dando così ulteriore impulso al patrimonio (+7,6% pari a 705 milioni di euro) ad esso dedicato all’interno del bilancio della compagnia nonostante il difficile andamento registrato dai mercati finanziari. Anche le nuove adesioni hanno registrato un importante incremento portando il numero degli aderenti a superare le 67.000 unità.

Il miglioramento del risultato operativo è stato realizzato grazie all’incremento del margine finanziario legato all’aumento delle riserve tecniche, ad un aumento degli utili tecnici e a costi di amministrazione sostanzialmente stabili. La redditività della gestione Vita registra un notevole miglioramento con il rapporto fra il Risultato Operativo e le riserve medie che passa dallo 0,4% del 2017 allo 0,9% del 2018.

Il volume d’affari registrato dalla compagnia Itas Mutua ha confermato un significativo sviluppo nel corso dell’esercizio: i premi emessi hanno raggiunto gli 856 milioni di euro, con un incremento del +9% rispetto al 2017. Il Combined Ratio ha registrato un rapporto pari al 101,3%, in miglioramento rispetto al 103,5% del 2017, nonostante l’appesantimento causato dai danni legati agli eventi naturali. Il saldo della gestione ordinaria chiude in utile per 1,1 milioni di euro (0,2 milioni di euro nel 2017) mentre l’utile netto ammonta a 2,3 milioni di euro (2,2 milioni di euro nel 2017).

«I risultati raggiunti nel 2018 confermano che la nostra Compagnia è in quel virtuoso sentiero di recupero di redditività e di patrimonializzazione che avevamo delineato in occasione della redazione dello scorso piano triennale – dice il direttore generale, Raffaele Agrusti -. Il ristabilimento, infatti, di un congruo livello di patrimonializzazione rappresenta il presupposto per svolgere appieno la nostra attività in un quadro di mutualità».

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