Patrie del Friuli: Fvg verso accordo con Veneto per sportelli friulano

A Gorizia la festa organizzata dalla Regione e dall’Arlef. 

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Patrie del Friuli

In occasione della celebrazione della festa Patrie del Friuli, la Regione Friuli Venezia Giulia incontrerà presto i vertici del Veneto per cercare di stringere un accordo di collaborazione che estenderà anche ai comuni veneti, in cui sono presenti comunità friulanofone, l’attività di sportello linguistico gestito dalla ARLeF (Agenzia regionale per la lingua friulana).

Ad annunciare l’imminente incontro è stato l’assessore regionale alle Autonomie locali con delega alle Lingue minoritarie Pierpaolo Roberti nel corso della Festa della Patrie del Friuli che si è svolta nel borgo San Rocco a Gorizia, ricordando con una cerimonia religiosa e civile la data del 3 aprile 1077 in cui fu decretata la nascita dello Stato patriarcale friulano.

Una festa che è stata definita Roberti «l’essenza stessa del Friuli Venezia Giulia, una regione piccola ma dove sono presenti diverse identità, lingue e culture, e che oggi celebra una storia che ha quasi mille anni: un patrimonio che la Regione ha il compito di tutelare e promuovere».

Nel corso della cerimonia ufficiale è stato ribadito da parte della Regione il concetto per cui le politiche linguistiche non devono essere considerate, come forse è accaduto in passato, superflue o come qualcosa che arriva sempre dopo altre questioni più importanti, ma come elemento fondativo della regione.

Nell’occasione sono stati ricordati tutti i risultati raggiunti nell’ultimo anno per il tramite di Arlef: gli sportelli linguistici a supporto delle amministrazioni locali, dei cittadini e delle realtà territoriali; la norma approvata in Consiglio regionale nei giorni scorsi che permetterà ai comuni di riunirsi in associazione per fondare il Teatro stabile friulano; la nuova veste e l’accessibilità per la telefonia mobile del sito Arlef con una precisa attenzione alla comunicazione alle nuove generazioni.

La cerimonia civile della festa è iniziata con un’applaudita interpretazione dell’inno ufficiale del Friuli, “Incuintri al doman”, composizione sul testo di Renato Stroili Gurisatti e musica di Valter Sivilotti, eseguito dal quintetto ArteVoce Ensamble ed è proseguita con il passaggio di testimone della bandiera del Friuli tra il Comune che ha ospitato la scorsa edizione – Valvasone Arzene – e quello di Gorizia che, a sua volta, la passerà il prossimo anno a Udine.

Al termine della gremita cerimonia, in cui a leggere il testo della bolla dell’imperatore Enrico IV sono stati i figuranti dell’associazione “Arma antica” di Lucinico assieme ai Tamburini medievali di Gorizia, sul palco sono saliti in arrivo da Mariano i maratoneti delle associazioni “Maratonina udinese”, “Settembre in vita” di Monfalcone e del Gruppo marciatori Gorizia che hanno percorso 8 comuni e i 30 chilometri della “Staffetta del Friuli”.

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