Da Conftrasporto attacco frontale a Toninelli, «ministro desparecido»

Uggè: «questo modo di fare politica non è più accettabile». Auspicabile una sua sostituzione per rilanciare un settore strategico per lo Stato e per l’economia. 

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Paolo Uggè e Danilo Toninelli

Confcommercio Conftrasporto non ne può più dell’approssimazione evanescente che regna al vertice del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, complice la palese inadeguatezza al ruolo ricoperto da parte del grillinoda Soresina Danilo Toninelli.

«Non bastavano le infelici uscite sul tunnel del Brennero e il sul traforo della Tav. Ora Toninelli si avventura in improbabili accostamenti tra Venezia e la tragedia di Seveso del ’76» sbotta il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto, Paolo Uggè, commentando le dichiarazioni rilasciate da Toninelli sugli effetti che avrebbe il passaggiodelle grandi navi da crociera lungo il canale Vittorio Emanuele (tra le ipotesi alternative al canale della Giudecca) a Venezia.

«Questo modo di far politica non è più accettabile – incalza Uggè -. Se si mettono insieme temi come la Tav, la Gronda di Genova, le grandi navi a Venezia, il blocco di questi giorni al Brennero e l’(in)efficienza degli uffici della Motorizzazione sulle revisioni dei mezzi pesanti, si potrebbe parlare di un ministro più assente che presente. Anzi, “desaparecido”».

Uggè parla di mancati interventi, con ricadute importanti sia sull’economia che sulla sicurezza, come nel caso della pericolosa lentezza delle motorizzazioni civili sul fronte delle revisioni dei mezzi pesanti: «se prendi appuntamento oggi – dice Uggè – lo avrai nel 2020. Il che significa che fino a quella data i Tir in attesa di revisione circoleranno in Italia sprovvisti del rinnovo, mentre non potranno assolutamente circolare all’estero».

«Chi ripaga i danni per i contratti persi? – si domanda Uggè – E’ vero che la Camera sta discutendo in Commissione la possibilità di estendere alle officine private questa mansione, ma sono mesi che Conftrasporto denuncia l’insostenibilità della situazione e la necessità di un intervento d’urgenza».

Sul piatto c’è anche l’ormai annosa questione del transito al Brennero, con l’Austria che limita unilateralmente ipassaggi delle merci italiane e tedesche. «Cosa si deve dire del contingentamento dei Tir al Brennero, che ostacola la libera circolazione delle merci? Toninelli è intervenuto sulla Commissaria europea, ma non ha cavato un ragno dal buco – ribadisce Uggè –. Il ministro dei trasporti tedesco, invece, in questi giorni ha ribadito con fermezza “l’inaccettabilità di una massiccia interruzione decisa dal Tirolo” chiedendo al governo austriaco di intervenire immediatamente. Il tutto nel silenzio di Toninelli».

Insomma, una palese dichiarazione di sfiducia verso il ministro grillino, che assieme alla sua collega alla Sanità Giulia Grillo sono i due esponenti di governo che tutti vorrebbero cambiare dopo l’ampia e provata incapacitànella gestione dei due dicasteri loro affidati che si sta rivelando un boomerang anche per gli stessi pentastellati.

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