Assegnate a Milano-Cortina le Olimpiadi Invernali 2026

L’Università Ca’ Foscari e Unioncamere del Veneto hanno valutato la ricaduta economica dell’evento sul territorio. 

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olimpiadi invernali 2026
Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale, annuncia la vittoria della candidatura di Milano-Cortina

Le Olimpiadi Invernali 2026 sono italiane e, soprattutto di Milano-Cortina con la candidatura che avrà importanti ricadute sul territorio lombardo, veneto, trentino e altoatesino. Per valutare queste ricadute, l’Università Ca’ Foscari di Venezia in collaborazione con Unioncamere del Veneto ha valutato l’impatto economico dell’evento.

Secondo il professor Jan Van Der Borg, docente di Economia e politica del turismo al Dipartimento di Economia di Ca’ Foscari, al fine di valutare l’impatto economico che le Olimpiadi saranno in grado di generare sul territorio del Veneto e del Trentino Alto Adige, è stato impiegato un modello Input/Output (o modello I/O) basato sulla tabella transettoriale. Il modello I/O, sviluppato in origine dall’economista Wassily Leontief, è a tutt’oggi tra gli strumenti più diffusi per analizzare l’impatto economico ed è anche applicato nella valutazione dell’impatto di un cosiddetto mega-evento, compresi eventi sportivi.

La ricerca è stata strutturata in tre fasi principali: un inventario delle spese generate per l’intera attuazione dei Giochi olimpici; una stima dell’impatto economico dei Giochi; una stima del gettito fiscale generato dall’evento.

La prima parte dello studio si è concentrata sull’individuazione di tutte le spese generate per l’intera preparazione e realizzazione dei Giochi olimpici, dividendole in tre categorie:

spese in conto capitale (CAPEX), che si riferiscono alle spese per la costruzione degli impianti necessari per i Giochi olimpici e per il rinnovo e la ristrutturazione degli impianti esistenti;

costi operativi o di gestione (OPEX), relativi all’organizzazione e realizzazione delle Olimpiadi invernali;

• la spesa generata da chi parteciperà alle Olimpiadi, tra cui quelle dei visitatori e, in misura minore, quelle della “famiglia olimpica” (atleti, allenatori, accompagnatori ecc.).

Complessivamente, le spese e gli investimenti attivati dai Giochi olimpici Milano-Cortina 2026 ammontano a 1.123.636.365 euro per la regione Veneto e le province di Trento e Bolzano.

Le ricadute economiche dirette sono state attribuite ai vari settori economici coinvolti al fine di valutare, impiegando il modello I/O messo a disposizione da Unioncamere Veneto, le ricadute economiche dirette attivate dai Giochi olimpici.

Il valore della produzione ammonta a 1.461.025.622 euro (con un moltiplicatore di 1,30) e quello del PIL a 839.086.009 euro (con un moltiplicatore di 0,75). L’occupazione generata dall’evento è di 13.800 posti di lavoro (espressi in termini di ETP) nelle regioni Veneto e Trentino Alto Adige.

Grazie all’attivazione del sistema economico nazionale, è stato anche possibile fornire una stima del potenziale impatto fiscale generato dalle Olimpiadi invernali Milano-Cortina, pari a 205,3 milioni di euro per le imposte nazionali, quasi 16,5 milioni di euro di imposte regionali e 4,2 milioni di euro di imposte comunali.

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I festeggiamenti tra la delegazione italiana per l’assegnazione delle Olimpiadi Invernali 2026 a Milano-Cortina

Soddisfatto dell’assegnazione il governatore Luca Zaia: «si tratta di una vittoria piena, che ci dà grande soddisfazione. Nella vittoria della candidatura Milano-Cortina ha pagato il dossier approntato, oltre ad uno scenario unico costituito dalle Dolomiti e dalle sue piste da sci».

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