Delegazione del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia in Australia

Incontri a Sydney e Melbourne con i Fogolâr Furlan della delegazione guidata dal presidente Zanin.

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La delegazione friulano-giuliana con il viceconsole generale d'Italia a Sydney Baraglia

Missione australiana di una delegazione del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia guidata dal presidente dell’Assemblea, Piero Mauro Zanin, di cui hanno fatto parte il consigliere regionale Giuseppe Ghersinich, il presidente e il vicepresidente dell’associazione Giuliani nel Mondo, Dario Locchi ed Eugenio Ambrosi, che hanno effettuato incontri a Sydney e a Melbourne.

A Sydney la delegazione si è incontrata con il viceconsole generale d’Italia, Simone Baraglia. «L’incontro con il viceconsole generale, che regge la sede diplomatica dopo il rientro a Roma, nel luglio scorso, del titolare, è stato molto proficuo – ha riferito lo stesso Zanin – anche considerando il fatto che Baraglia conosce molto bene la nostra regione avendo sposato una friulana».

«L’Australia rientra, insieme al Canada, tra le mete preferite dei giovani italiani in cerca di lavoro, anche se le regole di inserimento lavorativo sono piuttosto rigide senza la conoscenza della lingua e lauree specialistiche – ha quindi spiegato il viceconsole Baraglia -. Sono circa 3.000 gli italiani che annualmente vengono in Australia, molti per apprendere l’inglese, fare esperienze lavorative scuola/lavoro per poi rientrare dopo 12/24 mesi in Patria. L’ispirazione della maggioranza è comunque di rimanere qui, per la qualità della vita e per le opportunità che assicura questo Paese che ha conosciuto una crescita costante negli anni di crisi e congiuntura economica che hanno colpito l’Europa. Nello stato del Galles del Sud, che ha come capitale Sydney, gli italiani sono circa 50.000, dei quali 2.560 che provengono dal Friuli Venezia Giulia e sono iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire)».

Zanin ha sottolineato come le associazioni dei Giuliani e Friulani presenti in Australia «siano ambasciatrici straordinarie della nostra terra; i nostri corregionali hanno saputo onorare con il lavoro e la propria presenza storia, cultura e valori del Friuli Venezia Giulia in un grande Paese che li ha accolti e al quale hanno saputo dare un contributo importante quanto a crescita economica e sociale».

La delegazione si è quindi spostata a Melbourne per celebrare i 50 anni del locale Trieste Social Club. La sua sede è a Essendon, quartiere a Nord della città dove erano concentrate le attività in cui lavoravano gli emigranti Giuliani. Alla festa erano presenti associati ma anche autorità pubbliche, una partecipazione che ha sottolineato il radicamento e l’affetto che circonda i Giuliani nella seconda grande città dell’Australia.

Il presidente del Trieste Social Club, Denis Campana, che ha raccolto recentemente il testimone, nel suo saluto agli ospiti giunti in Australia dal Friuli Venezia Giulia ha ricordato con orgoglio che il padre è stato uno dei fondatori che hanno acquistato e ristrutturato la sede con grandi sacrifici. Campana ha poi ringraziato la Regione e l’associazione Giuliani nel Mondo per aver contribuito all’installazione di un ascensore per il primo piano dell’edificio, dove si trova il salone delle feste.

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Il presidente Zanin dona il sigillo del Consiglio regionale al presidente del Trieste Social Club di Melbourne, Denis Campana

Portando il saluto dell’Assemblea legislativa regionale, il presidente Zanin ha ringraziato la comunità dei Giuliani che ha mantenuto vivo nel cuore e nella mente un legame forte con la terra che ha dovuto lasciare in anni di esodo, di difficoltà economiche e sociali. Zanin ha quindi ricordato l’appuntamento con la Giornata dei corregionali nel mondo, che si terrà a Trieste in Aula il prossimo 1 ottobre, quando saranno espressi loro gratitudine, orgoglio e affetto per quanto costruito oltreoceano ma senza dimenticare le proprie radici.

Donando il sigillo del Consiglio regionale a Denis Campana, Zanin ha inoltre sottolineato come idealmente lo consegnasse «a tutti i presenti, rappresentanti di Trieste e della terra giuliana in Australia fatta di lavoro, passione, sacrificio e valori che sono parte della nostra regione e che anche grazie a loro sono stati trapiantati oltre i confini del Friuli Venezia Giulia».

A prendere la parola sono stati anche l’onorevole Bill Shorten in rappresentanza del Parlamento federale australiano, Pierluigi Trombetta, console generale d’Italia a Melbourne e nello Stato di Victoria, Narelle Sharpe, sindaca di Moonee Valley, il quartiere che ospita la sede del club, e Mario Biasin, uno dei grandi imprenditori nel settore delle costruzioni nonché presidentedella Triestina Calcio, che ha sottolineato il suo impegno per un rafforzamento della squadra alabardata che assicuri la promozione in serie B.

Alla festa, che ha registrato momenti di grande commozione tra i giuliani della prima ondata migratoria, hanno partecipato circa 250 persone che hanno dimostrato ancora una volta come la sede del club costituisca, per l’attività sociale che svolge, un “picio cantonzin de Trieste” in Australia.

Tappa successiva con la Famiglia Istriana e il locale Fogolâr Furlan di Melbourne. «I nostri corregionali all’estero, e l’Australia ne è certamente un valido esempio, svolgono un ruolo importante come ponte per il collegamento con la nuova generazione di emigranti che cerca impiego nei settori delle nuove tecnologie, delle progettazioni e non da meno della ristorazione, capace di esaltare prodotti e cucina italiana» ha ribadito Zanin.

Ghersinich ha rilevato che la missione della delegazione regionale ha avuto un significato molto importante sul piano degli affetti perché «nei circoli australiani di Trieste e dell’Istria ho sentito, come appartenente a una famiglia originaria di Pisino, un attaccamento alle radici, un richiamo alla storia individuale e ai collegamenti con l’area Giuliana veramente inaspettato. Pur essendo lontani dalla regione di origine della propria famiglia e dall’Istria da più di 50 anni, mantengono vivi i legami con i parenti e vengono seppur non di frequente in Regione».

«L’unione nonostante la grande distanza e il senso di appartenenza – ha aggiunto Zanin – oggi sono molto favoriti da Internet e dalla digitalizzazione di quotidiani e periodici». «Per quanto riguarda gli istriani – sottolinea Ghersinich -, non va dimenticato che diversi di loro sono partiti per l’Australia in nave, inviati direttamente dai campi profughi aperti in diverse regioni a seguito dell’esodo dei 300.000 italiani avvenuto a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale e negli anni ad essa successivi».

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La delegazione del FVG con il Fogolar Furlan di Melbourne, con la vicepresidemte Marisa Odorico al centro assieme al presidente Zanin

La missione del Consiglio regionale si è dunque conclusa con un doppio incontro con il Famiglia Istriana Social Club e il Fogolâr Furlan di Melbourne, guidati rispettivamente da Edoardo Vorano e Peter Muzzolini. Le due associazioni di corregionali hanno una propria sede e raggruppano diverse centinaia di Giuliani e Friulani, prevalentemente di prima generazione arrivata in terra australiana con i genitori negli anni ’50 e ’60 e che ha saputo costruire un futuro ai figli grazie a lavori nel settore edile, delle costruzioni infrastrutturali e in quello meccanico. L’alto costo della manodopera ha allontanato da alcuni anni imprese importanti del settore automobilistico e non solo, che hanno delocalizzato in Cina e altri Paesi del Sud-Est asiatico. Gli italiani a Melbourne, che ospita la più grande comunità del nostro Paese in Australia, sono circa 400.000 su una popolazione che sfiora i 5 milioni di abitanti, in continua crescita anche in virtù di una immigrazione molto rilevante di cinesi.

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