Regione Veneto, 25 milioni di euro per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici

Aggiornamento ambientale ed energetico del patrimonio pubblico. Marcato: «occasione unica per il rilancio del settore edile ed impiantistico».  

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La giunta regionale del Veneto ha approvato una delibera che assegna 25 milioni di euro al nuovo bando per l’erogazione di contributi per l’efficientamento energetico ed ambientale di strutture pubbliche o ad uso pubblico, non residenziali.

«Questa è un’occasione unica per l’ambiente e per i nostri enti pubblici – spiega Roberto Marcato, assessore allo sviluppo economico ed energia –. Mettere a bando 25 milioni di euro per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici significa dare un’opportunità per incidere davvero sulla qualità dell’ambiente. Stiamo parlando di uno sforzo enorme che la Regionemette in atto per dare una mano agli enti pubblici, mettendoli in grado di incidere sull’efficienza energetica del patrimonio immobiliare pubblico e contribuendo, in maniera significativa e concreta, alla tutela ambientale».

Il bando si colloca nell’ambito del POR FESR 2014-2020 Asse 4 “Sostenibilità energetica e qualità ambientale” Azione 4.1.1 “Promozione dell’eco-efficienza e riduzione dei consumi di energia primaria negli edifici o strutture pubbliche o ad uso pubblico, non residenziali, e integrazione fonti rinnovabili”.

La nuova iniziativa conferma le linee di indirizzo indicate nel Piano energetico regionale, nel quale la Regione Veneto ha dato particolare rilievo alle strategie e agli interventi per la diffusione delle fonti rinnovabili, dell’efficienza e del risparmio energetico e, a corollario, la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali. Si tratta del secondo bando in materia. La misura proposta prevede specificamente il sostegno a interventi realizzati da enti locali per l’efficientamento energetico di edifici di proprietà pubblica a destinazione non residenziale.

Possono presentare domanda comuni, unioni di comuni o associazioni di comuni mediante convenzione, che svolgano in forma associata la gestione del patrimonio edilizio; consorzi fra enti locali, esclusi quelli che gestiscono attività economiche nell’accezione comunitaria; unioni montane; province e la città metropolitana di Venezia.

La domanda di contributo, relativa ad interventi avviati dopo il 1 gennaio 2018, deve riguardare un edificio singolo oppure un complesso edilizio unitario composto da più corpi di fabbrica, come, ad esempio, scuole composte da più fabbricati. L’intervento deve comportare una spesa complessiva ammissibile a contributo non inferiore a 200.000 euro ed un contributo massimo concedibile ammonta a 1.500.000 euro.

Il bando, se ben utilizzato dagli enti locali, può fungere da volano virtuoso per il rilancio delle attività edili ed impiantistiche messe a dura prova dalla crisi del settore.

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