Capigruppo centrodestra, bilancio positivo del primo anno di legislatura del Friuli Venezia Giulia

Nota congiunta di Bordin (Lega), Nicoli (Forza Italia), Di Bert (Progetto FVG/Ar) e Giacomelli (Fratelli d'Italia). 

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Friuli Venezia Giulia
da sx i capogruppo di maggioranza di centro destra del Friuli Venezia Giulia: Mauro Bordin (Lega), Giuseppe Nicoli (Forza Italia), Mauro Di Bert (Progetto FVG/Ar) e Claudio Giacomelli (Fratelli d'Italia)

I capogruppo della maggioranza di centro destra che guida la regione Friuli Venezia Giulia hanno fatto il bilancio del primo anno di legislatura. In una nota congiunta, Mauro Bordin (Lega), Giuseppe Nicoli (Forza Italia), Mauro Di Bert (Progetto FVG/Ar) e Claudio Giacomelli (Fratelli d’Italia) affermano che «quanto di buono fatto per il Friuli Venezia Giulia in poco più di un anno di Governo da parte del presidente Massimiliano Fedriga, della Giunta e dell’amministrazione di centrodestra in Consiglio regionale è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo ereditato una Regione in forte affanno, soprattutto in settori strategici quali sanità ed enti locali, e siamo impegnati in una profonda politica di rinnovamento e ricostruzione al fine di superare gli affanni prodotti da riforme irrazionali e illogiche. Tuttavia, alla luce delle prospettive governative di questi giorni, rimangono forti preoccupazioni per gli effetti negativi che gli sviluppi degli scenari politici nazionali potrebbero avere per il processo riformatore e l’autonomia della nostra Regione».

Per Bordin, Nicoli, Di Bert e Giacomelli «sono sostanziali le riforme attuate in questo primo anno dall’amministrazione Fedriga, partendo dal sostegno alle famiglie e alla natalità, con gli asili nido gratuiti per chi ha più di un figlio e fino a 600 euro di contributo annuo per famiglie con Isee fino a 50.000 euro. Parliamo di un provvedimento che, quando sarà a pieno regime, varrà 14 milioni di euro per ogni annualità e perseguirà il chiaro intento di questa maggioranza di fornire sostegno alla natalità anche per i nuclei familiari del cosiddetto ceto medio e che prima della nostra misura era, di fatto, escluso dall’accesso all’abbattimento delle rette».

«Sempre in tema di famiglie – scrivono Bordin, Nicoli, Di Bert e Giacomelli -, possiamo citare lo sconto del 50% sui titoli di viaggio extraurbani del trasporto pubblico locale. Si tratta senza dubbio di una risposta concreta alle esigenze dei cittadini del Friuli Venezia Giulia, oltreché di un’agevolazione alle giovani generazioni della Regione».

Allargandosi ad altri settori, «in materia di edilizia popolare pubblica, grande sostegno è stato garantito anche ai cittadini che risiedono sul territorio regionale da almeno 5 anni. Infatti, le modifiche apportate per accedere alle graduatorie di assegnazione di alloggi popolari, passando da 2 a 5 anni, sono un eloquente grande passo in avanti verso l’equità nei confronti dei nostri concittadini e di rispetto nei confronti di coloro che vivono, lavorano e pagano le tasse da più tempo nella nostra regione» sottolineano Bordin, Nicoli, Di Bert e Giacomelli, secondo cui «l’azione di buongoverno del centrodestra procede anche in direzione del massimo supporto alle imprese e alle attività produttive. Ricordiamo, infatti, il grande impegno nel perseguire il rilancio della montagna con agevolazioni sul credito di imposta e taglio dell’Irap. Misura, quella del taglio dell’Irap, che è stata estesa a tutto il territorio regionale per i primi tre anni in caso di nuovi insediamenti produttivi».

Per i quattro capogruppo della maggioranza di centro destra «nell’ottica di perseguire il rilancio della competitività regionale l’approvazione del nuovo Piano casa, con importanti misure per promuovere il recupero immobiliare, rappresenterà certamente un volano importante per le imprese regionali. Con la stessa legge è stato approvato il Piano alberghi che incentiva il recupero, l’ampliamento e la modernizzazione delle strutture ricettive e di ristorazione e sono state introdotti gli istituti dei “Condhotel” e delle strutture ricettive ecocompatibili in aree naturali. Di fatto il nostro provvedimento fornisce agli operatori del settore tutti gli strumenti per connettersi con la ripresa del mercato immobiliare, in particolar modo nelle aree in cui c’è un forte interesse di tipo turistico».

«Gli investimenti sono un altro fiore all’occhiello di questa amministrazione regionale – affermano Bordin, Nicoli, Di Bert e Giacomelli -. Infatti, grazie alla solidità economica della nostra Regione, nel prossimo triennio è previsto un indebitamento per 319 milioni di euro, debito che sarà destinato agli investimenti per infrastrutture strategiche per il territorio regionale, ma anche per enti locali, attività produttive, ambiente e agricoltura. Inoltre, grazie ai nuovi accordi presi fra Stato e Regione, nel prossimo triennio, ci sarà un risparmio del 30% rispetto a quanto il Friuli Venezia Giulia corrispondeva a Roma nel medesimo arco di tempo del mandato Serracchiani. Parlando di dati, ci riferiamo ad un risparmio che si tradurrà in 834 milioni di euro sul periodo 2019-2021 e che potranno essere impiegati per rispondere alle esigenze di cittadini e imprese del territorio».

«Grande attenzione è stata rivolta anche agli enti locali, riequilibrando la sperequazione dei trasferimenti per i comuni e garantendo l’accesso a risorse indispensabili ad attuare delle politiche corrispondenti con le aspettative dei cittadini. Basti pensare ai fondi distribuiti con l’extra gettito Imu che garantito agli enti locali dieci milioni di euro – scrivono Bordin, Nicoli, Di Bert e Giacomelli -. Come non considerare il grande impegno che abbiamo profuso per tutelare e valorizzare le sagre e le fiere tradizionali del Friuli Venezia Giulia, ovvero delle vere e proprie eccellenze che racchiudono storia, cultura, identità e voglia di stare assieme delle nostre comunità. Per questo, con la cosiddetta “Legge salva sagre”, la Regione concede contributi per far fronte alle spese e alla burocrazia, così da consentire alle piccole realtà di far fronte agli oneri economici conseguenti all’organizzazione degli eventi».

Infine il tema delle riforme: «quella della sanità è già stata avviata, nel solco dell’ottimizzazione delle risorse e la specializzazione delle strutture ospedaliere. Inoltre, con l’istituzione dell’Azienda Zero, che coordinerà le attività di staff di tutte le aziende territoriali, stiamo procedendo a spron battuto verso il taglio degli sprechi e il potenziamento dei servizi – sottolineano Bordin, Nicoli, Di Bert e Giacomelli -. Per quanto concerne gli enti locali, a differenza di chi ci ha preceduto, noi non imporremo riformo calate dall’alto che umiliano i territori, bensì condivideremo le nostre idee e accetteremo tutte le proposte costruttive per ridare autonomia e dignità agli enti sovracomunali di area vasta».

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