Mose di Venezia: consegna definitiva del sistema prevista a fine 2021

Bilancio del Consorzio Venezia Nuova, nel 2018 opere per 74 milioni.

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mose venezia sistema diga mobile 1

Il termine per la consegna definitiva è scritta, nero su bianco: il 31 dicembre 2021 sarà concluso il Mose, il sistema di dighe mobili a protezione della Laguna di Venezia dalle acque alte. La data è contenuta nel bilancio 2018 del Consorzio Venezia Nuova (Cvn) appena presentato dai commissari straordinari del concessionario, Francesco Ossola e Giuseppe Fiengo, che prevede il completamento degli impianti definitivi che “muovono” le dighe del sistema per il 30 giugno 2020, data da cui partirà l’ultima fase sperimentale per poi arrivare, un anno e mezzo dopo, alla conclusione dei lavori.

Il costo complessivo del Mose sarà di 5.493 milioni di euro, stanziati in 15 anni, dal primo mattone del 2003 al 2018. I residui finanziamenti programmati dal Governo per la conclusione del sistema ammontano a 221 milioni, dal 2017 fino al 2024: ciò vuol dire che gli stanziamenti proseguiranno ancora per tre anni dopo la chiusura dei cantieri, per ulteriori 41 milioni. A ciò si aggiunge l’ulteriore richiesta, istruita dal Cvn nel corso del 2018, per ottenere dal ministero per le Infrastrutture l’autorizzazione a usare somme residuali derivanti da contributi già assegnati dal Cipe, che ammontano a 413 milioni.

Per quanto riguarda l’esercizio finanziario, il Consorzio chiude il 2018 con un leggero disavanzo di 194.798 euro. Il margine operativo lordo (Ebitda) è di 4,4 milioni, con ammortamenti e svalutazioni per 2,5 milioni, che portano l’Ebit a 1,9 milioni, e imposte per 1,9 milioni. Dal bilancio emerge anche che i cantieri non sono fermi: la produzione complessiva svolta nel 2018 dal Consorzio ammonta a 74 milioni di euro. Per l’esercizio 2019, tra interventi già in corso e nuove attività avviate, la previsione della produzione è di 150 milioni di euro.MOSE progetto Chioggia Bocca di Porto

L’installazione delle paratoie del sistema Mose, e i primi test in modalità provvisoria, sono le principali attività di quest’anno. Sno già state avviate le manutenzioni, in particolare per la prima barriera installata, quella di Treporti, posata nel 2014: il Consorzio ha bandito a fine 2018 la gara, e la procedura è ancora in corso. Lo scorso anno, è stato approvato il progetto delle nuove porte della conca di navigazione alla Bocca di Malamocco, che venne danneggiata da una mareggiata nel 2015, e i cui lavori interesseranno tutto il 2020.

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