Regione Veneto, rinnovato l’ecobonus per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale

Erogazione in parallelo alla rottamazione di un vecchio veicolo. I contributi regionali si cumulano con quelli statali. 

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Torna anche per il 2019, dopo averlo già proposto negli ultimi due anni, il bando per erogare l’ecobouns per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale rottamando il proprio vecchio mezzo inquinante. La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin, ha approvato l’iniziativa per l’anno corrente con alcune novità.

«Dopo aver soddisfatto tutte le richieste pervenute negli scorsi due anni – afferma Bottacin – e visto il grande apprezzamento della proposta, abbiamo ritenuto di promuovere un nuovo bando anche per l’anno corrente mettendo a disposizione dei soggetti privati residenti nel Veneto mezzo milione di euro di contributi per la rottamazione di veicoli inquinanti e la loro sostituzione con veicoli a basso impatto ambientale di nuova immatricolazione».

Rottamando le vecchie autovetture adibite al trasporto persone, che appartengano alle classi emissive benzina Euro 0 ed Euro 1 o Diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3 ed Euro 4, potrà essere assegnato ai beneficiari un ecobouns variabile a seconda del tipo di nuovo mezzo acquistato. Il contributo sarà pari a 3.500 euro per autoveicoli elettrici o per autoveicoli ibridi (benzina/elettrica) a classe emissiva Euro 6; a 2.000 euro per autoveicoli bifuel (benzina/GPL o benzina/metano) sempre a classe emissiva Euro 6.

«Anche quest’anno – aggiunge Bottacin – abbiamo voluto tenere conto della situazione economica dei beneficiari, prevedendo una priorità per le fasce di reddito più basse così da agevolare massimamente chi può averne più bisogno. Tra le novità invece abbiamo introdotto la possibilità di sostituire anche i veicoli alimentati a gasolio di classe emissiva Euro 4, riservando a questa tipologia una quota fino al 10% delle risorse economiche destinate per finanziare l’iniziativa». Peccato solo che il premio all’acquisto non preveda il contributo per chi acquista una diesel Euro 6 D-temp che vantano emissioni allo scarico praticamente al di sotto di ogni soglia tecnica di misurabilità, che avrebbero un impatto decisamente migliore anche sulle emissioni di CO2, che con l’assurda demonizzazione del Diesel sono tornate a crescere dopo anni di cali.

Le domande, il cui modulo sarà pubblicato sul BUR nei prossimi giorni, dovranno pervenire alla Direzione Regionale Ambiente entro il 31 maggio 2019. Oltre al reddito si terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo delle domande, fino ad esaurimento delle disponibilità finanziarie. Le nuove auto dovranno essere acquistate entro il 15 ottobre 2019, mentre la rottamazione dei vecchi veicoli dovrà essere avvenuta dopo il 2 gennaio 2019 e fino alla data ammessa per l’acquisto.

Relativamente ai veicoli che beneficiano di un contributo parametrato al numero dei grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro (CO2 g/km), secondo gli importi di cui all’art. 1 comma 1031 e seguenti della L. 30.1.2018 n. 145, il contributo regionaleè cumulabile con quello nazionale.

«Parlando della sola sostituzione delle auto private – conclude Bottacin -, in meno di due anni abbiamo messo a disposizione dei cittadini quasi due milioni di euro, ma questa è solo una delle tante iniziative dedicate al risanamento dell’aria che comprendono fra l’altro il bando per la rottamazione delle stufe, attualmente e fino al 30 aprile ancora aperto».

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