Marmomacc 2011: successo di presenze e di affari

0
638

Ferona Fiere si conferma leader mondiale del settore

Marmomacc 2011 si è appena chiuso e iniziano a fioccare i dati della manifestazione leader mondiale nel settore lapideo. Marmomacc si conferma piattaforma leader mondiale per l’interscambio commerciale e la promozione della cultura della pietra. La rassegna, che ha chiuso sabato sera l’edizione 2011 dopo quattro giorni di esposizione, ha registrato la presenza di oltre 1.500 espositori provenienti da 60 Paesi (otto nazioni in più del 2010) e un incremento dell’8% delle presenze di operatori dall’estero, con sensibili aumenti dai Paesi Arabi, India, Cina, Iran, Francia, mentre quelli provenienti da USA e Germania si confermano tra i più fidelizzati.

“Un risultato importante, soprattutto in un momento di grande difficoltà dell’economia europea e internazionale, che testimonia come le fiere siano uno dei pochi motori esistenti a servizio dell’economia reale” sottolinea il presidente di Veronafiere, Ettore Riello, che è anche al vertice di Aefi, l’associazione che rappresenta le fiere italiane, secondo cui “le rassegne a carattere internazionale sono una piattaforma straordinaria per le nostre imprese, per questo è necessaria una maggiore collaborazione ed alleanza con tutte le istituzioni per dare una opportunità in più a questo settore. Con Marmomacc abbiamo portato in quattro giorni operatori da oltre 130 Paesi, con un incremento degli esteri dell’8% sul 2010 nonostante la crisi, ed espositori da 60 nazioni, 20 collettive estere e 30 delegazioni commerciali: questo è fare politica industriale”.

Veronafiere spinge sull’acceleratore e in collaborazione con Confindustria Marmomacchine e Centro Servizi Marmo – Distretto del Veneto, a  ottobre porta le aziende del sistema made in Italy in Arabia Saudita per l’area geo-economica del Golfo e a gennaio 2012 negli USA per il mercato del Nafta. “L’attività d’internazionalizzazione rivolta sia all’arrivo di operatori che all’internazionalizzazione del sistema imprese attraverso le iniziative promosse dalla Fiera di Verona con i suoi marchi più rappresentativi” dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere “risulta spesso l’unico momento di promozione sui mercati esteri per molte aziende. Per tale ragione, accanto a iniziative come il Saudi Stone Tech a Ryadh il prossimo ottobre e la collaborazione con la più grande manifestazione americana  del settore che ha portato alla creazione della rassegna Stone Expo Marmomacc Americas di Las Vegas, in programma nel gennaio del 2012, stiamo già lavorando per creare nuove opportunità di affari anche in altri paesi in Europa, nella Penisola Arabica e nell’area Bric entro il 2014”.

Bilancio positivo anche per Flavio Marabelli, presidente onorario di Confindustria Marmomacchine: “Marmomacc chiude sicuramente in positivo e si conferma appuntamento imprescindibile per tutti gli operatori internazionali. Bilancio positivo per la fiera e opportunità di rilancio anche per le aziende italiane, utilizzando tutte le leve di competitività del “made in Italy” senza trascurare la possibilità di lavorare sul tema dazi, sui quali su proposta di Confindustria Marmomacchine si è già aperto un gruppo di lavoro in ambito Euroroc proprio durante le giornate di Marmomacc”.

In generale i commenti di espositori e visitatori hanno confermato come il settore viva una fase in chiaroscuro, con mercati in forte crescita (Cina, India, Brasile e Turchia per ricordarne alcuni) ed altri ancora statici. Generale la tendenza a ricercare prodotti di qualità siano essi lavorati che macchinari. Dalle aziende italiane ma anche europee sale invece un appello al mondo politico a ragionare sul problema dei dazi che distorce pesantemente il mercato: dazi che l’Europa non applica ai prodotti stranieri ma che molti altri Paesi produttori prevedono e con aliquote anche pesanti, a difesa dei loro prodotti. Non è una questione di protezionismo, ma di parità di condizioni. Ma complessivamente il clima respirato nei padiglioni è buono, come confermano i commenti di alcune imprese specializzate nella produzione di lavorati.