Nuova Pac, Bond (capogruppo regionale Veneto PdL) chiede di agire su Bruxelles per evitare danni irrimediabili all’agricoltura veneta

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“Con la nuova Pac il Veneto ne esce con le ossa rotte. Andiamo a Bruxelles per capire cosa sta succedendo e impedire che si svenda il nostro orto a favore di altri orticelli”. A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Dario Bond, che in Consiglio regionale, nel corso della discussione sullo stato di attuazione dei programmi cofinanziati dall’Unione europea, ha affrontato il tema “caldo” della nuova Pac, la politica agricola comune.

Secondo il capogruppo azzurro, “oltre a diminuire i fondi destinati all’agricoltura, la nuova Pac prevede un aumento della burocrazia. Ovviamente, a farne le spese saranno soprattutto le aziende agricole specializzate e di qualità. Proprio quelle che caratterizzano il nostro Veneto”. Per Bond saranno penalizzate specie “le piccole aziende di montagna che sperano nei finanziamenti comunitari per andare avanti. Non meritano tutta questa burocrazia. E’ innaturale chiedere a questi imprenditori di sobbarcarsi certi oneri”. Secondo il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale “il trattato di Lisbona prevede una delega per le Regioni a gestire i fondi comunitari con maggiore autonomia. Occorre fare in modo di tradurre questa disposizione normativa in realtà”.

Da qui la proposta fatta al presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato: “costituiamo un gruppo di lavoro e andiamo a Bruxelles. Così com’è questa Pac è un colpo sia alla nostra produzione che al nostro ambiente. Dobbiamo farci sentire, forte e chiaro”.