Avanza in Veneto il progetto “Porti verdi” voluto dalla Regione in collaborazione con Enel

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Zaia: “una collaborazione strategica per lo sviluppo del territorio”

Avanza nella regione Veneto il progetto “Porti verdi” che vuole limitare al massimo l’inquinamento ambientale delle navi all’ormeggio che tengono funzionanti i motori diesel per fornire energia alle apparecchiature di bordo. Il problema è particolarmente sentito, anche perché il motore di una nave ha emissioni inquinanti particolarmente elevate. Di qui l’iniziativa della Regione in collaborazione con Enel di elettrificare le banchine di ormeggio, in modo che durante l’ormeggio le navi possano spegnere i motori facendo funzionare le apparecchiature con l’energia fornita dalla rete terrestre.

“Voglio esprimere il mio personale apprezzamento per la collaborazione avviata tra due importanti attori istituzionali, come Enel e l’Autorità Portuale di Venezia, protagonisti di un progetto che ha portato a risultati importanti, come testimoniano i dati presentati oggi. È una sinergia che sottolinea la capacità di fare squadra tra due attori strategici per la crescita e lo sviluppo di questa regione.” Lo ha detto il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, commentando i risultati del progetto “Porti Verdi”, che coinvolge l’Enel e l’Autorità Portuale veneziana, presentati a Venezia. La collaborazione era iniziata a febbraio dello scorso anno con la firma di un protocollo d’intesa tra le due parti finalizzato alla realizzazione di un porto ecologico a basso impatto ambientale.

“Si tratta di un progetto innovativo e dall’alto tasso tecnologico – dice Zaia – che lo colloca con merito tra le esperienze più all’avanguardia a livello europeo e mondiale e che ha l’obiettivo di ridurre il tasso di inquinamento promuovendo l’utilizzo di forme di energia pulita e rinnovabile, di mobilità elettrica e di consumo energetico efficiente. In particolare, il sistema di banchine elettrificate presentato oggi è il più grande al mondo e questo è un fatto particolarmente significativo, in una regione come il Veneto, che ha una forte vocazione alla green economy e che conta sul suo territorio oltre 20 mila impianti fotovoltaici”.

Un’iniziativa che, dopo la sperimentazione di Venezia, potrebbe essere replicata anche in altri porti dell’alto Adriatico.