Riconsegnato alla città di Trento il restaurato mausoleo di Cesare Battisti sul Doss Trento

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Difficile non scorgerlo dalla città: il mausoleo eretto nel 1936 sulla cima del Doss Trento in ricordo alle gesta di Cesare Battisti, l’irredentista che lottò contro l’Austria per far tornare il Trentino all’Italia, è stato riconsegnato alla città alla vigilia delle celebrazioni per l’anniversario del 4 novembre.

La cerimonia di riapertura del mausoleo è avvenuta alla presenza di numerose autorità civili e militari allietata dai canti del Coro dell’Associazione nazionale alpini di Trento, con letture di alcune significative epistole battistiane affidate alle voci degli attori del Club Armonia, associazione teatrale di cui Battisti fu socio che da anni si dedica al teatro d’impegno civile.

Il mausoleo è stato oggetto di lavori di restauro e di impermeabilizzazione della volta, che nel tempo avevano ammalorato il monumento e le sue parti interne. All’interno dello stesso, è stata posta una serie di pannelli che aggiornano nei contenuti i materiali della precedente esposizione del 1975 realizzata in occasione del centenario della nascita di Battisti. Il rinnovato allestimento mira a divulgare e a far conoscere la figura di Cesare Battisti a cittadini e turisti, attraverso immagini e testi, ripercorrendo le principali tappe della sua vita, la famiglia, la formazione e gli studi, l’impegno politico, gli affetti, la guerra e la condanna a morte, con un impianto espositivo sobrio e rispettoso della sacralità del luogo.

Oltre alla ristrutturazione del mausoleo, l’opera di restauro ha anche interessato il quattro cannoni Schneider-Ansaldo 105/28 costruiti nel 1918 e ammodernati poi all’utilizzo durante la seconda guerra mondiale con la realizzazione dei cerchioni in acciaio pressofuso in sostituzione di quelli originari in legno. Questi erano simili a quelli in dotazione alla Batteria Battisti andati persi, dei quali è stato solo conservato il medaglione di riconoscimento in bronzo che sono stati apposti su quelli ora esposti nel prato antistante il mausoleo. Lo stato di conservazione e il fatto di avere schierata una intera batteria di quattro pezzi a fronte della rarità attuale di questo esempio di artiglieria pesante, è ragione di uno specifico interesse alla loro conservazione che proseguirà prossimamente con l’obiettivo di rallentare l’azione della ruggine e di mettere in sicurezza le parti strutturali fortemente intaccate.