Prosegue il cammino per la candidatura di Venezia e del NordEst a capitale europea della cultura 2019

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Il vicepresidente del Veneto, Marino Zorzato, ha espresso l’apprezzamento della Regione per il lavoro fin qui svolto, in occasione della riunione a Venezia, nella sede del comune, del Comitato dei Fondatori che ha approvato le linee guida della candidatura per Venezia e il Nordest a Capitale europea della cultura 2019.

Zorzato ha sottolineato l’importanza del documento in ragione anche di quanto richiesto dall’Unione Europea nella scelta dei temi della candidatura stessa, del tipo di approccio e del beneficio che porta anche sul piano della coesione a livello europeo. Zorzato ha sottolineato anche che l’approccio indicato nel documento, quello legato al binomio cultura-economia declinato nelle sue diverse sfaccettature, è una prima assoluta per quanto riguarda la designazione della Capitale europea della Cultura. Un’attenzione che non riguarda solo i luoghi e i monumenti della cultura, ma anche quanto l’impresa sa realizzare in termini di creatività.

Il vicepresidente veneto ha messo l’accento anche sulla ricaduta che la candidatura può avere per quanto riguarda l’innovazione e i giovani. Si tratta infatti di costruire “infrastrutture culturali” non fine a se stesse ma “laboratori” che rimangano per parlare della nostra cultura attuale, moderna, da lasciare come eredità per farci conoscere da chi verrà dopo.

Ritrovare nelle radici culturali nuovi elementi per far crescere il territorio, in un rapporto ideale tra cultura ed economia. Questo in sintesi il tema della candidatura con cui Venezia e il territorio del Nordest si proporranno per diventare Capitale europea della cultura nel 2019. L’annuncio è stato dato dal sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, presidente del Comitato dei soci fondatori per la candidatura, dal coordinatore del comitato scientifico, Innocenzo Cipolletta, dal direttore di candidatura, Maurizio Cecconi, alla presenza dei soci fondatori.

Per la Provincia autonoma di Trento ha partecipato l’assessore alla cultura Franco Panizza, che ha evidenziato come “NordEst abbiamo bisogno, soprattutto in questo momento di grave crisi nazionale, di rimanere saldamente agganciati alle dinamiche di sviluppo europee.

La candidatura a capitale europea della Cultura 2019 si rivelerà importante anche per aprire e sviluppare solidi legami con la dimensione europea, anche in virtù dei profondi legami mitteleuropei che il nostro territorio ha sempre avuto. L’assessore ha sottolineato la totale sinergia politica del Trentino con la Provincia autonoma di Bolzano: “stiamo lavorando molto proficuamente all’interno del Gect e quindi è nostra intenzione lavorare e muoverci assieme sull’asse del Brennero, collegato al Centro Europa, per questa candidatura”.