Il decreto di “Roma capitale”, primo provvedimento del governo Monti, manda in fibrillazione la Lega veneta

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Zaia (Ln): “Pessimo giorno”. Martella (Pd): “provvedimento doveroso”

Il primo atto del governo Monti relativo all’emanazione del decreto per Roma capitale, manda in fibrillazione la Lega Nord veneta. A Motta di Livenza per inaugurare i lavori di protezione degli argini di un fiume, il presidente della regione Veneto Luca Zaia spara ad alzo zero: “Se il buongiorno si vede dal mattino, questo è un pessimo giorno”.
Per il governatore leghista “mi sarei aspettato che vi fosse almeno un provvedimento per la disoccupazione giovanile, o rispetto all’occupazione in generale che è la grande emergenza. Quantomeno, esteticamente si dovrebbe istituire la condizione della pariteticità, un decreto per il Nord e uno per il Sud”.

L’esternazione di Zaia ha immediatamente suscitato la replica del deputato PD, Andrea Martella: “quello che secondo Zaia sarebbe un pessimo giorno, era in realtà l’ultimo giorno utile per dare una primo via libera al provvedimento per Roma Capitale, attorno al quale hanno lavorato in ruoli chiave gli stessi ministri della Lega, a cominciare da quello dell’Interno”. Per Martella “Zaia non si preoccupi: con il governo Monti verranno anche quelle riforme riguardanti il mercato lavoro e la lotta alla disoccupazione giovanile, tutte cose mai realizzate proprio da quei governi di centrodestra di cui anche Zaia ha fatto parte”.

Dal governatore Zaia ad un sindaco come Flavio Tosi, al timone della città di Verona, leghista pure lui. Secondo il borgomastro scaligero “tutti i comuni, quanto meno i capoluoghi di regione e provincia, dovrebbero avere gli stessi poteri nel rispetto sia dello spirito federalista che dei criteri di equità, sburocratizzazione e semplificazione amministrativa”. Per Tosi “è evidente aggiunge Roma in quanto capitale abbia molte più manifestazioni di qualsiasi altra città e debba quindi affrontare delle notevoli criticità, ma è altrettanto vero che per questa sua specificità, Roma, in termini di Forze dell’ordine e risorse aggiuntive, nel corso degli anni ha sempre ricevuto molto”.

Secondo Tosi, “il provvedimento adottato dal governo Monti, non fa che accentuare le differenze tra alcune realtà del territorio che sono privilegiate e altre che vengono sempre più penalizzate”.