In Trentino e in Alto Adige provvedimenti per aumentare l’occupazione giovanile tramite l’apprendistato

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Nelle province di Trento e di Bolzano si intende investire sul futuro e sull’occupazione giovanile, che proprio nella fascia tra 20 e 24 anni trova il suo picco, anche se in queste due province il tasso di disoccupazione complessivo è tra i più bassi d’Italia.

In provincia di Trento il progetto di nuova occupazione rivolta ai giovani fino a 29 anni d’età è capeggiato da Confindustria che ha coinvolto le aziende aderenti nel suo “Progetto giovani” in collaborazione con l’Agenzia del lavoro della provincia di Trento. Per il presidente Paolo Mazzalai “l’intenzione è quella di sperimentare una buona pratica per abbattere la disoccupazione giovanile che possa essere adottata anche da altre province italiane. Non è molto, ma ci mettiamo la faccia e andiamo fino in fondo”. Lo strumento individuato è quello dei tirocini professionali per giovani diplomati e laureati, compresi tra i 17 e i 29 anni nelle imprese locali.

Il bando per la selezione dei giovani è scaricabile dal sito di Confindustria Trento o da quello dell’Agenzia del Lavoro di Trento e prevede l’invio della candidatura, provvista di curriculum in formato europeo, entro il 16 dicembre 2011. Verranno selezionati 50 giovani, che potranno contare su un contratto di apprendistato in un’azienda trentina per 12 mesi, rinnovabili fino a 24. Le imprese potranno contare sulle agevolazioni fiscali che prevedono un versamento del 10% di contributi previdenziali per il dipendente (con un risparmio del 20% rispetto all’aliquota contributiva piena del 35%). L’apprendistato prenderà il via il primo febbraio 2012 dopo un mese di formazione condotto da Agenzia del lavoro.

Secondo il presidente dell’Agenzia del lavoro, Michele Colasanto, “questa iniziativa consente di portare fiducia e maggiore coesione sociale. La ricaduta in termini economici la vedremo più avanti, dopo l’ingresso nelle aziende, si potrà trarre un bilancio di quest’iniziativa pilota”.

Da Trento a Bolzano. In Alto Adige, dopo che a luglio il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo che riforma l’istituto dell’apprendistato, l’assessore provinciale Sabina Kasslatter Mur ha presentato in Giunta provinciale gli ambiti nei quali intervenire per aggiornare la legge provinciale sull’apprendistato: entro aprile nuove direttive sulla durata dei contratti e età massima dell’apprendista.

Da anni, l’Alto Adige procede con successo sulla strada della formazione duale e a seguito della riforma dell’apprendistato insiste su due clausole centrali, come ha ribadito oggi la Giunta provinciale, con l’innalzamento della soglia di età a 29 anni e la previsione, nei mestieri più complessi, di almeno quattro anni di apprendistato rispetto al triennio nazionale, ha ribadito il presidente Luis Durnwalder dopo la seduta. Il modello duale altoatesino offre la possibilità di conseguire in ambiente di lavoro una qualifica triennale o un diploma professionale quadriennale e ora tra le novità della riforma statale si segnala anche il potenziamento dell’apprendistato di alta formazione. Un apprendistato su tre livelli che la Giunta intende adottare confermando la sua posizione sulla durata del contratto (non solo i 3 anni statali, ma in casi particolari quattro) e sull’età massima del giovane, ben oltre i 18 anni del decreto legislativo del Governo. L’apprendistato altoatesino interessa attualmente 3.500 giovani.