In Trentino ad agosto le assunzioni tornano a crescere

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Il dato dall’indagine condotta dall’Agenzia del lavoro e dall’Osservatorio del mercato del lavoro

Dopo due mesi consecutivi di calo, nel mese di agosto 2011 la dinamica delle assunzioni torna in positivo. Questa crescita – rispetto all’agosto del 2010 – si deve quasi per intero al settore agricolo che, anche a ragione di un’anticipata stagionalità determinata dalle favorevoli condizioni climatiche, mette a segno un aumento di 1.210 unità per una variazione superiore all’80%. Sempre rispetto all’agosto 2010, un lieve aumento delle assunzioni si rileva anche per il secondario (ma in aumento di 55 unità nel manifatturiero ed in calo di 31 nelle costruzioni). Il terziario, causa la flessione delle assunzioni dei pubblici esercizi, perde invece 61 unità per una variazione del -1,6%.

Favorevole è anche la dinamica sul più lungo periodo, grazie al contributo del settore dell’agricoltura (su cui ha naturalmente influito il dato dell’ultimo mese) e anche del manifatturiero che conferma una tendenza di crescita degli ultimi mesi e che a differenza del settore agricolo non è soggetto a fenomeni di stagionalità. In numeri: rispetto al gennaio-agosto 2010, le assunzioni nei primi otto mesi del corrente anno crescono di 1.388 unità, per un +1,8%.

La crescita nel settore primario nei primi otto mesi del 2011 raggiunge le 1.691 unità, per un +26,0%. In flessione di 204 unità risulta invece il settore secondario, ma all’interno di questo si deve segnalare la dinamica ancora favorevole del manifatturiero (+473 unità corrispondenti ad un +6,3% sui primi otto mesi del 2010), e al contrario il persistente calo delle costruzioni (-677 unità e -11%). Sostanzialmente stabili, (-99 unità) che però visto la movimentazione lavorativa del settore corrispondono ad una variazione negativa dello 0,2%, risultano le assunzioni nel terziario. Il dato del terziario sarebbe stato certamente più negativo senza l’aumento delle assunzioni del comparto dei servizi alle imprese, giacché tanto nel commercio, che nei pubblici esercizi e negli altri servizi del terziario si assiste invece ad un calo dei rapporti lavorativi.

A fronte di un aumento complessivo delle assunzioni che sfiora le 1.400, le cessazioni del periodo gennaio-agosto 2011 sono aumentate di sole 103 unità. Ciò comporta un ulteriore miglioramento dei saldi occupazionali fin qui rilevati. Nei primi otto mesi del 2011 le assunzioni (79.597) superano le cessazioni (76.023) per un saldo positivo pari a 3.574 unità. Saldo che, grazie anche all’apporto nel mese di agosto dell’agricoltura, risulta migliore rispetto a quello, pur positivo, del gennaio- agosto 2010 (con un differenziale che sfiora le 1.300 unità). Da segnalare come sia nei primi otto mesi del 2011 che nei primi otto del 2010 il saldo positivo si costruisca oltre che nel settore agricolo anche in quello del secondario (con differenziali tra i due anni rispettivamente in crescita di 1.010 e 500 unità). Nel terziario e per i due anni, le cessazioni dei rapporti di lavoro superano invece le nuove assunzioni (con una tendenza al peggioramento giacché nel 2010 la differenza tra le prime e le seconde era di 2.280 unità che sale a 2.505 nel 2011). Bisogna però dire che per il terziario e la stessa cosa vale per l’agricoltura, questi saldi sono ancora in parte legati a fenomeni di un’anticipata o ritardata stagionalità (nel turismo e nella raccolta della frutta) e trovano quindi un maggior assestamento sulla verifica dei dodici mesi.

Dopo la crescita dei primi sei mesi dell’anno e la fortissima caduta invece in luglio, nell’agosto 2011 le assunzioni a tempo indeterminato rilevano una certa tenuta. Sul lungo periodo, sempre gennaio-agosto, le assunzioni a tempo indeterminato crescono ancora di 33 unità, anche se a ben vedere questo leggero aumento si deve solo alla crescita di 107 unità di lavoro intermittente, che il vero tempo indeterminato è invece diminuito di 74.

A fonte di una sostanziale stabilità del tempo indeterminato, i lavori a termine crescono tra il gennaio e l’agosto del 2011 per un ammontare di 1.355 unità. A crescere di 161 unità è stato il lavoro somministrato, e addirittura per 1.119 e una variazione del + 22,2% quella che a tutti gli effetti è la forma più flessibile di lavoro, l’occupazione a chiamata a termine. Tra gli altri contratti, positivo per 267 unità è anche l’andamento dell’altro tempo determinato (che pur tuttavia ha subito un autentico spiazzamento da parte del lavoro intermittente). Al dunque calano, ma non è una novità, le sole assunzioni di giovani con contratto di apprendistato (che perde nel periodo 195 posizioni).

A fine agosto 2011 i soggetti iscritti alle liste dei Centri per l’impiego sono 28.069, 1.460 in più rispetto al dato di fine agosto 2010. In termini di variazione, la crescita dell’aggregato si attesta al +5,5%.

Di queste iscrizioni 2.241, l’8%, sono motivate da una finalità diversa dalla ricerca di lavoro, il fine è poter accedere a agevolazioni di ordine vario sul versante dei ticket sanitari delle agevolazioni ITEA o quant’altro. Le iscrizioni che si accompagnano ad una dichiarazione di immediata disponibilità a lavorare sono 25.828.

Per effetto dell’ulteriore riduzione delle ore autorizzate di Cigs, il monte ore complessivo di cassa integrazione risulta in calo per il secondo mese consecutivo, attestandosi su un valore di 106.709 ore (-37,6% su settembre). Molto più consistente appare il decremento rispetto alla situazione di un anno fa, quando si registrava un totale di ore concesse pari a 398.470: in questo caso il calo si attesta al -73,2%. Anche considerando un arco temporale più allargato, quello di un trimestre, l’andamento tendenziale risulta in calo, con un differenziale di -38,5% tra il monte ore autorizzato nel periodo Agosto – Ottobre 2010 e lo stesso intervallo di quest’anno.

L’andamento delle presenze nelle liste di mobilità in provincia di Trento non ha subito forti scostamenti nel corso del 2011, con variazioni positive o negative abbastanza modeste attorno ad una media di circa 4.600 iscritti. L’ultima rilevazione indica uno stock ad ottobre 2011 di 4.603 iscritti, in linea quindi con la consistenza degli ultimi mesi. Rispetto alle 4.446 presenze registrate nell’ottobre 2010 l’incremento, del 3,5%, conferma quella tendenza all’assestamento che è stata evidenziata nel corso degli ultimi mesi, da quando i tassi di incremento annuo si stanno via via ridimensionando.