Sequestrati a Verona 700 tonnellate di prodotti alimentari biologici falsificati

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Manzato: “l’unica risposta è la tolleranza zero”. Bendinelli: “gli imprenditori onesti e i consumatori devono essere tutelati”. Tosi: “bene la prevenzione sul territorio”

Una fila di tir carichi di 7 milioni di quintali di prodotti alimentari con la falsa etichetta ‘biologico’ lunga oltre 500 km, la distanza tra Verona e Roma: è l’immagine della maxi frode alimentare messa in atto dal 2007 scoperta dalla Guardia di Finanza scaligera e che ha portato in questi anni tutta questa merce sul mercato e in carcere oggi sette persone per associazione per delinquere, frode e falso. Le fiamme gialle hanno messo le mani su un ‘meccanismo’ che ruotava attorno ad aziende a tutti gli effetti produttrici di prodotti biologici ma che, grazie alla compiacenza di funzionari e dipendenti di organismi deputati a certificare come biologica la produzione e la provenienza dei prodotti agricoli, non avevano remore a trasformare frumento, farine, frutta fresca e altro coltivati normalmente o destinati ad altro tipo di alimentazione in ‘autentico biologico’. Il tutto, con guadagni che quadruplicavano.

L’operazione, denominata ‘Gatto con gli stivali’, coordinata dalla procura della Repubblica di Verona ha portato al sequestro materiale di 2.500 tonnellate di prodotti agro-alimentari, ma sulla carta è stato ricostruito un giro di immissione sui mercati in questi anni di 7 milioni di quintali, pari a un valore di oltre 220 milioni di euro. Il mercato del biologico in Italia, secondo una stima fornita dagli investigatori, ha un giro d’affari annuo di tre miliardi di euro e in Europa di 17 miliardi. Secondo la Coldiretti, più di 1 italiano su 2 (il 52%) compera alimenti biologici, e nel Paese sono quasi 50 le aziende che coltivano prodotti bio, utilizzando una superficie complessiva di oltre un milione di ettari. Il fatturato dell’alimentare bio – spiega la confederazione agricola – è triplicato negli ultimi 10 anni, passando da meno un miliardo di euro nel 2000 ad oltre 3 mld di euro attuali. ‘E’ quindi importante – afferma Coldiretti – non abbassare la guardia sul fronte dei controlli, anche alla luce di un aumento del 49% delle importazioni nel 2010′. In controtendenza rispetto al calo dei consumi generale nel 2011, l’acquisto di prodotti bio confezionati sono aumentati per le famiglie italiane dell’11,5%, secondo l’analisi Coldiretti su dati Ismea Ac Nielses riguardanti il primo quadrimestre dell’anno. Aumenti record, in particolare, sono stati riscontrati per gli acquisti di prodotti bio come la pasta (+35%), il latte (+32%), le mozzarelle (+83%). Dal punto di vista produttivo, ricorda infine la Coldiretti, l’Italia ha la leadership in Europa per il numero di operatori certificati impegnati nella filiera dell’agricoltura biologica e resta leader per ettari di superficie coltivati.

Franco Manzato“Non è piacevole iniziare la giornata nazionale di lotta alla contraffazione alimentare con la notizia di 700 tonnellate di falsi cibi biologici immessi sul mercato. Di sicuro, però, un evento di questo genere segnala la dimensione di un problema verso il quale l’unica risposta è la tolleranza zero”. Lo ha affermato l’assessore alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato, secondo il quale “chi spaccia alimentari contraffatti non va solo punito, ma gli deve essere impedito per sempre di operare nell’alimentare e nel commercio”.

“Il problema nell’agroalimentare è enorme, e incide sull’immagine stessa del Made in Italy a tavola, che è tra i nostri migliori biglietti da visita nel mondo – dice ancora Manzato – ma la lotta alla contraffazione deve essere globale e incidere anche sul manifatturiero, dove al possibile danno alla salute dei consumatori si aggiunge il danno certo agli operatori onesti e all’economia nazionale. Questo mercato “oscuro”, e purtroppo in crescita, si valuta che solo in Italia valga 8 miliardi di euro, che spariscono dalla contabilità e probabilmente (avverbio doveroso ma eufemistico) alimentano la criminalità”.

Per Manzato “lotta al falso è la prima essenziale tutela che dobbiamo garantire ai cittadini. Come Regione ci siamo impegnati su più fronti: dalla campagne di informazione ai corsi formativi per le forze dell’ordine impegnate nel contrasto al fasullo, al sostegno a specifiche iniziative delle associazioni di categoria”, aggiungendo poi che “sul fronte dell’agroalimentare, e lo dico da rappresentante di una Regione che, ad esempio, esporta circa un terzo del vino prodotto in tutta Italia, per quantità e valore, la tutela dev’essere completa: contro le contraffazione, ma anche contro i silenzi e le omissioni.
E io considero una omissione grave che non si metta (o peggio che non si voglia mettere) in etichetta la provenienza della materia prima utilizzata. Non è un vero Made in Italy un prodotto confezionato qui con prodotti stranieri e, prima o poi, questa ‘usanza’ ci farà molto male”.

Davide BendinelliSui risultati dell’operazione “Gatto con gli stivali” condotta dalla Guardia di finanza interviene anche il consigliere regionale veronese Davide Bendinelli, presidente della Commissione agricoltura: “gli imprenditori onesti in agricoltura sono la stragrande maggioranza ed il mio pensiero in questo momento va a loro che hanno il diritto di lavorare e produrre in un regime di concorrenza leale; penso anche ai consumatori che hanno il diritto di acquistare prodotti biologici veri”. Secondo Bendinelli “il biologico non è più una produzione di nicchia, lo dimostra il fatto che un consumatore su due acquista prodotti coltivati in modo naturale e non convenzionale, e che per i produttori veneti questo settore stia diventando una reale risposta alla crisi”.

“Come rappresentante delle istituzioni e cittadino ripongo la mia piena fiducia nella magistratura e nelle Fiamme gialle”, prosegue Bendinelli, “mi congratulo per il loro lavoro: sono riusciti a stanare i “furbetti”, veri e propri criminali, che danneggiano il mercato e i produttori veri, quelli che credono nei valori propri della nostra gente e della nostra terra!”

“La Commissione che presiedo in Consiglio regionale è vicina sia ai produttori sia ai consumatori”, conclude Bendinelli, “e stiamo valutando l’avvio di un’inchiesta consiliare e di successivi correttivi alle leggi vigenti in materia di produzione agro-alimentare biologica. C’è da dire comunque che l’attuale impianto legislativo funziona a dovere, visti anche risultati di questa indagine della magistratura”.

Flavio TosiApprezzamento anche da parte del sindaco di Verona, Flavio Tosi: “esprimo il mio più vivo apprezzamento per la brillante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Verona.
E’ la dimostrazione della capacità e del valore delle Forze dell’ordine che operano nella nostra città, oltre che il segnale dell’importanza del loro lavoro per rendere più sicuro il territorio, a favore di tutti quei cittadini che si comportano onestamente”