Vicenza s’avvia a realizzare un polo universitario unico

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L’impegno della Provincia e dell’Università per razionalizzare le sedi

E’ passato quasi un anno (gennaio 2011) quando provincia di Vicenza e Fondazione Studi Universitari inauguravano il primo stralcio del polo universitario di viale Margherita. Una struttura che rappresenta il cuore pulsante di un polo formativo attorno al quale gravitano complessivamente circa 4.000 studenti e 10 corsi di laurea. In quell’occasione, l’assessore provinciale all’edilizia scolastica, Nereo Galvanin, veniva avvicinato dal direttore generale Ulss 6, Antonio Alessandri, e da Adriano Cracco, direttore dei Rapporti con le Università e le Istituzioni di formazione della Ulss 6. Iniziava così un dialogo che ha portato dopo meno di un anno ad una delibera già approvata dalla Giunta provinciale e di prossima approvazione del Consiglio provinciale per inserire gli spazi per la didattica del Polo Universitario dell’Azienda ULSS 6 “Vicenza” nella programmazione di edilizia scolastica e universitaria della Provincia.

 

Grazie a questo accordo, gli spazi del polo universitario di viale Margherita verranno messi a disposizione anche dei cinque corsi di laurea del polo universitario della Ulss 6: Infermieristica, Fisioterapia, Ostetricia e Ginecologia, Tecniche di radiologia medica per immagini e Laboratorio Biomedico. “Spazi che presto triplicheranno – spiega l’assessore Galvanin – visto che entro fine anno verranno appaltati il progetto esecutivo e i lavori del secondo e terzo stralcio, con realizzazione di un edificio grande il doppio dell’esistente e una capacità totale di 4.500 studenti. Un’opera possibile grazie alla collaborazione di Camera di commercio (4 milioni di euro), Fondazione Cariverona (6,3 milioni di euro) e Provincia (2 milioni di euro) che metteremo a disposizione della Fondazione Studi Universitari (FSU) e della Ulss 6.”

La sinergia tra la FSU, di cui la Provincia è socio fondatore, e la Ulss 6 non è d’altra parte cosa nuova, ma grazie a questo accordo verrà rinforzata “con l’obiettivo – precisa il presidente FSU, Silvio Fortuna – di arrivare alla costituzione di un polo universitario vicentino unico”. “ Esprimo la più viva soddisfazione per questa importante collaborazione – conclude Antonio Alessandri – Le collaborazioni con le Istituzioni Locali finalizzate allo sviluppo di sinergie positive rientrano da sempre tra gli obiettivi di questa Azienda. Ciò è ancora più valevole in tempi come questi in cui è indispensabile l’ottimizzazione delle risorse”.

Adriano Cracco sottolinea infine come questo accordo sia “un ulteriore passo avanti nello sviluppo della realtà universitaria vicentina , salutata con molta soddisfazione dagli studenti che afferiscono al nostro Polo Universitario”.

 

Le caratteristiche del nuovo polo universitario di viale Margherita

Il progetto del Secondo e Terzo stralcio prevede la realizzazione di un edificio in aderenza alla piazza realizzata con il Primo stralcio, in un’area già di proprietà dell’amministrazione provinciale. Anche in questo caso si tratta di un rettangolo, delle dimensione di circa 35×76 metri, quindi di grandezza pari a quasi il doppio dell’edificio già realizzato.

La struttura si sviluppa su quattro livelli. Al piano seminterrato si trovano i garage e spazi per motorini e biciclette. Il primo livello presenta un grande atrio con portineria, una sala di lettura, e 7 aule con capacità variabile da 70 a 200 studenti, oltre naturalmente ai servizi igienici.

Al secondo livello sono situate due aule da 52 studenti, su un grande atrio parzialmente a doppia altezza, una sala di lettura e 8 laboratori. Al terzo livello, si trovano la biblioteca e gli uffici della nuova sede universitaria, le sale riunioni, gli archivi e i locali Ced. Da questo livello si può accedere alle terrazze ricavate sulla copertura realizzata a botte come il Primo stralcio: il progettista ha voluto prendere spunto dalla Basilica Palladiana di Piazza dei Signori. L’illuminazione dell’edificio avviene naturalmente, grazie alle ampie vetrate sistemate nelle estremità, e parzialmente dall’alto, attraverso i grandi vuoti ricavati nel solaio al secondo livello. L’accesso viario avviene da viale Margherita, utilizzando la strada già realizzata con il Primo stralcio.