Confagricoltura Padova, manovra Monti penalizza eccessivamente il mondo agricolo

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Da Porto: “il 10% del carico pesa sugli agricoltori. A Padova rischiano di chiudere molte aziende”

La manovra “salva Italia” del Governo Monti rischia, oltre ad essere pesantemente recessiva, pure di far chiudere moltissime aziende del comparto agricolo. Ne è convinto il presidente di Confagricoltura Padova, Antonio da Porto, secondo cui quello varato dal Governo Monti “è un provvedimento pesantissimo, che non ha tenuto in alcun conto l’agricoltura e le correzioni alla manovra non hanno fatto che peggiorare le prospettive dell’agricoltura, senza dare contropartite, né speranze, sotto il profilo della ripresa”.

Secondo l’organizzazione agricola “sugli agricoltori e sulle loro famiglie verrà scaricato oltre il 10% del peso della manovra. Quella che si sta licenziando a colpi di fiducia è una pura operazione per far cassa, senza dare il minimo contributo allo sviluppo di un sistema che già viveva una grave situazione di difficoltà, carenze strutturali ed emergenze”.

In particolare, la pressione fiscale sulle aziende è giudicata insostenibile: “la tassa sui fabbricati rurali (che per gli agricoltori sono mezzi di produzione) sarà praticamente raddoppiata – dice da Porto – poi gli aumenti dell’IVA e dei carburanti fin d’ora incidono pesantemente sui costi agricoli, creando serie difficoltà di bilancio. E a Padova non saranno poche le aziende che si troveranno in gravissime difficoltà a pagare tasse e aumenti e a tenere aperta l’attività”.

Anche sul settore agricolo, dopo quello industriale e commerciale, s’allungano foschi presagi.