Indetta la gara per la costruzione del nuovo ospedale di Trento

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La decisione da parte della Provincia che intende realizzare entro il 2017 il nuovo polo ospedaliero del Trentino, anche se non sono mancate le polemiche per la sua localizzazione

Verrà pubblicato a breve sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Bando di Gara per la realizzazione del nuovo polo ospedaliero del Trentino, in regime di project financing; la scadenza per la presentazione dell’offerta è il 20 giugno 2012. La strutturazione dell’iniziativa prevede la compartecipazione di un soggetto privato, che sarà appunto individuato attraverso il bando di gara, al finanziamento di circa il 47% del costo preventivato per la realizzazione dell’opera.

Il presidente della provincia di Trento, Lorenzo Dellai, ha evidenziato la procedura innovativa del bando di gara e la snellezza delle procedure: “spesso si imputano alla pubblica amministrazione tempi lunghi per la realizzazione delle opere pubbliche, questa è invece la dimostrazione contraria: sono stati accorciati al massimo i tempi previsti per la realizzazione, a partire dalla progettazione”.

Il vicepresidente Alberto Pacher ha quindi puntato l’accento sulla riorganizzazione del servizio pubblico che dovrà far seguito alla realizzazione del nuovo ospedale: “stiamo ripensando ad una riorganizzazione della viabilità dell’area, di concerto con il comune di Trento, che vedrà anche l’eliminazione del sovrappasso stradale del ponte di Ravina, nonché ad un potenziamento del trasporto pubblico. Ad ospedale ultimato dovrà esserci un riassetto viario della zona tale da rendere il polo facilmente raggiungile, con evidenti impatti sull’economia complessiva della mobilità cittadina”. Sarà realizzato anche un adeguato numero di parcheggi che si spera non siano gestiti come avvenuto a Bolzano, dove l’eccessivo costo orario del parcheggio realizzato dai privati ha importo una tardiva ed onerosa acquisizione del parcheggio da parte della provincia di Bolzano.

L’assessore alla sanità, Ugo Rossi, ha voluto ringraziare tutti i soggetti coinvolti: “l’ospedale dovrà diventare punto di riferimento per tutto il territorio trentino, nodo centrale di una rete ospedaliera che poggia sugli ospedali di valle secondo un processo che deve ottimizzare l’integrazione fra ospedale e ospedale e fra ospedale e territorio. Si tratta di un’opportunità straordinaria per migliorare ulteriormente il rapporto con gli utenti, i cittadini e i pazienti; in questo senso il bando pone grande attenzione all’umanizzazione delle cure e mette il paziente e le sue esigenze al centro dell’azione”. L’assessore Rossi ha ricordato anche la presenza nella stessa area dove sorgerà l’ospedale della protonterapia, un servizio innovativo per il Trentino e per l’Italia, e la necessità di pensare all’ospedale come luogo di formazione degli operatori sanitari.

Sulla realizzazione del nuovo polo ospedaliero di Trento ed in particolare sulla sua localizzazione ci sono state numerose polemiche. La costruzione del nuovo ospedale avviene a ristrutturazione dell’ospedale esistente di Trento ancora in corso, che ha visto l’investimento di oltre 150 milioni di euro e il considerevole aumento delle cubature. A nuovo ospedale realizzato, si porrà il problema di cosa fare della struttura appena finita di ristrutturare, il cui maggiore problema è data dall’accessibilità e dalla scarsità di parcheggi. Anche sulla localizzazione del nuovo ospedale ci sono state numerose discussioni, ma finite sempre nel nulla, in quanto la maggioranza di centro sinistra che governa la Provincia ha tirato dritta per la sua strada. “Sarebbe stato meglio realizzare una struttura di questo genere fuori dal tessuto urbano della città, magari a metà strada tra Trento e Rovereto, in modo da razionalizzare i due ospedali esistenti” dice amareggiato il vicepresidente del Consiglio provinciale Claudio Eccher, primario in pensione, che sul nuovo ospedale ha fatto numerose battaglie di buon senso finite nel nulla.

Il nuovo ospedale sarà realizzato in project financing, una tecnica finanziaria sviluppata nel mondo anglosassone e di recente introduzione nel nostro Paese, incentrata sull’affidamento di attività di costruzione e di erogazione di servizi da parte di soggetti pubblici ad una società progetto appositamente costituita a capitale privato, limitatamente ad attività che non fanno strettamente parte della propria missione. I privati investono capitale di rischio al fine di intervenire nel progetto in ragione delle proprie competenze e sulla base di appositi contratti commerciali (quale costruttore e/o gestore dell’iniziativa). Per limitare il proprio apporto di capitale, i soci privati chiedono alle banche di finanziare a medio/lungo termine la società di progetto. Le banche assumono pertanto una quota del rischio complessivo dell’operazione, garantito dai flussi di cassa del progetto. Il contratto prevede espressamente una riduzione del canone annuale in caso di mancata disponibilità dell’opera così come dei corrispettivi dei servizi affidati al concessionario qualora le prestazioni dell’opera (disponibilità delle diverse sezioni dell’ospedale, dei posti letto, ecc., di attrezzature ed arredi e dei servizi affidati al concessionario) risultino inferiori ai parametri concordati.

Nel modello Project Financing l’Amministrazione, mediante un’unica gara, seleziona l’offerente che provvederà a realizzare e gestire l’opera per la durata della concessione. Ciò consente, oltre che di ridurre tempi e di semplificare i rapporti (unica gara ed unico interlocutore dell’Amministrazione), di incentivare il Concessionario al rispetto dei tempi e ad adottare tecniche di costruzione ed accortezze che assicurano opere di elevata qualità. Alla scadenza della concessione la società che ha gestito il progetto dovrà poi consegnare il nuovo ospedale all’Amministrazione in ottimo stato di funzionamento. I tempi previsti sono di sei mesi per la presentazione dei progetti e delle offerte (20 giugno 2012), con affidamento del contratto entro il 2012 e completamento della costruzione entro il 2016, e trasferimento dal vecchio al nuovo ospedale entro i primi mesi del 2017.

 

Le dimensioni del Nuovo Polo Ospedaliero

Area disponibile = circa 172.000 mq.

Dimensioni ospedale = circa 110.000 mq.

Parcheggi per 1600 posti auto.

Posti letto 600, espandibili a 700 senza modifiche alle strutture edilizie.

Posti letti di terapia intensiva e sub intensiva = 72

Posti letto in day-hospital = 90

Sale operatorie = 18

Sale angiografiche = 5

Blocco parto con 6 sale, di cui una per parto in acqua, e due sale operatorie per cesarei

Diagnostica convenzionale, TAC, RMN, PET

Radioterapia con 4 acceleratori lineari

Sale di endoscopia = 12

Posti dialisi = 36

Ambulatori = 180

Aspetti innovativi del nuovo Polo Ospedaliero

Assistenza organizzata per intensità di cura

Impostazione progettuale delle degenze a corpo quintuplo

Stanze a uno o due letti, con bagno privato e zona soggiorno/pranzo

Umanizzazione degli spazi con opportuna scelta di materiali e colori

Architettura e distribuzione degli spazi con attenzione a pazienti fragili, bambini e donne

Introduzione del week hospital

Organizzazione di tipo dipartimentale

Sviluppo percorsi diagnostici terapeutici

Cura degli aspetti alberghieri con particolare attenzione alla ristorazione, con centro di cottura interno

Spazi per l’accoglienza, l’umanizzazione e la “socialità” (associazioni di volontariato, spazi per il culto, ecc.)