Nuove nomine alla Biennale di Venezia: David Chipperfield direttore della sezione Architettura mentre la sezione Cinema è guidata da Alberto Barbera

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David Chipperfield
David Chipperfield

David ChipperfieldIl presidente Baratta ha provveduto a rinnovare i responsabili delle principali sezioni

La Biennale di Venezia rilancia e si rinnova con le nomine varate dal consiglio di amministrazione presieduto da Paolo Baratta. David Chipperfield è stato nominato Direttore del settore Architettura della Biennale di Venezia con l’incarico specifico di curare la XIII Mostra Internazionale di Architettura, che si terrà ai Giardini e all’Arsenale dal 29 agosto al 25 novembre 2012 (vernice 27 e 28 agosto). Alberto Barbera è stato nominato Direttore del Settore Cinema per il prossimo quadriennio succedendo agli ultimi otto anni guidati da Marco Muller per il quale si parla di una destinazione al festival del cinema capitolino.

Chipperfield, riguardo al sul suo progetto, ha rilevato che i partecipanti “saranno stimolati, attraverso dichiarazioni di affinità, a proporre connessioni con altri autori e altre opere. Questi dialoghi e collaborazioni potranno implicare una proposta comune oppure un dialogo tra progetti, da intendersi anche nel senso della provocazione. In questo modo desideriamo dimostrare l’esistenza di una ricca cultura della pratica e della ricerca architettonica, stimolata dal contributo di altre discipline, ma definita da entusiasmi e preoccupazioni condivisi, in un momento in cui si celebrano i singoli lavori degli architetti, ma al tempo stesso vengono continuamente messi in discussione il ruolo della professione e il nostro posto all’interno della società”.

Alberto BarberaPer il settore cinematografico, l’obiettivo è di giungere ad una mostra a tutto campo modello Cannes. Alberto Barbera, neo direttore della Mostra internazionale d’arte cinematografica, non nasconde di essere molto contento per l’incarico ricevuto oggi dai vertici della Biennale. Dopo l’esperienza dal 1998 al 2002 al vertice della sezione cinema della Biennale, Barbera ha accettato per tre motivi: “la promessa della riqualificazione logistica del festival; l’introduzione di un mercato necessario per ogni struttura cinematografica che si ritiene tale e infine per la creazione di attività permanenti”. Mentre per quanto riguarda l’ipotesi di Marco Muller suo avversario, come direttore del festival di Roma, dice soltanto “io non lavoro contro nessuno ma per il festival”. Barbera ha detto che “il presidente Baratta mi ha promesso una riqualificazione degli spazi logistici del festival che, secondo me, hanno fatto un danno micidiale in questi anni. Marco Muller ha fatto un lavoro straordinario in questi anni, ma il festival deve riposizionarsi rispetto all’industria cinema. Insomma ci sarà la concreta riqualificazione al Lido di spazi esistenti e la creazione di nuovi spazi”. Per quanto riguarda il secondo punto che è tra le priorità del nuovo direttore, il mercato, Barbera dice che “tutti i grandi festival come Cannes e Berlino hanno il loro mercato e bisogna lavorare in questa direzione. Si potrebbe intanto creare un light market ma comunque fare qualcosa per avere uno spazio commerciale”. Infine essenziali per Barbera, unico critico italiano ad essere stato in giuria al festival di Cannes, sono “le attività permanenti. Un festival che si ritiene tale non si può limitarsi ad essere solo una vetrina di cinema”.

Cannes ha strutture come la Cinefondation e l’Atelier, mentre Berlino ha strutture come il Talent Campus. Per quanto riguarda la Biennale c’è già il College che lavora sulla danza e a questo si potrebbe aggiungere qualcosa di analogo per il cinema con progetti mirati alla scoperta di giovani talenti del settore e giovani registi.

Per il presidente della Biennale, Paolo Baratta “sono essenziali un’armonia intensa tra la Biennale e il Comune di Venezia – dalla quale dipende in larga misura, se non interamente, che questo progetto sia realizzato -; un armonico rapporto con il Lido, con la sua popolazione, con le sue dotazioni turistiche; un armonico sviluppo con la città di Venezia e con le sue espressioni amministrative. L’impegno è importante e andrà perseguito con costanza”. Per Baratta, “Barbera accompagnerà e favorirà questa evoluzione con la sua già sperimentata professionalità, capacità di intuizione e creatività. Occorre valorizzare appieno la posizione di Venezia nel calendario dei Festival e la capacità della Mostra di essere attrazione per le migliori produzioni mondiali, la cui promozione si sviluppa nel successivo autunno-inverno.

Il Cda della Biennale di Venezia “ha ringraziato il ministro per i Beni e le Attività Culturali Lorenzo Ornaghi e le commissioni parlamentari per la speditezza con cui hanno voluto dar corso alle procedure per giungere, pochi giorni dopo la designazione, alla nomina del Presidente e alla formazione del nuovo Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia. La Biennale non poteva non corrispondere procedendo con altrettanta sollecitudine alle decisioni necessarie per l’operatività del nuovo quadriennio, in particolare nei campi dove tali decisioni sono più urgenti” ha dichiarato il presidente Baratta che si è soffermato anche sulla nomina di Chipperfield: “per l’Architettura, il Cda era a conoscenza che da tempo era stato contattato David Chipperfield, che aveva dimostrato grande interesse per l’incarico di direttore della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale. Lo ringraziamo per aver accettato e per aver pazientemente atteso la nomina ufficiale. Con Kazuyo Sejima si torna ad affidare la Mostra a un architetto, e con Chipperfield si prosegue sulla stessa via. Dopo diverse Mostre che hanno illustrato i multiformi modi di affrontare il tema dell’architettura nel contemporaneo (sociologico, urbanistico, tecnologico), è parso utile rivolgersi a un architetto che ha grande interesse per l’architettura come disciplina e che si interroga rispetto agli elementi che la compongono, alle finalità che persegue, ai vincoli che la condizionano, agli strumenti con cui essa agisce nei luoghi, negli spazi, negli edifici. La prossima Mostra di Architettura sarà caratterizzata dall’evidenziazione di una serie di rapporti e relazioni che legano grandi architetti e giovani generazioni che ai primi si ricollegano. Sarà – secondo Baratta – una Mostra che rappresenterà uno straordinario aggiornamento sia per il pubblico in generale, sia per il mondo dell’architettura. Anche per questo è stato subito avviato il programma di coinvolgimento delle Università di tutto il mondo denominato Biennale Session, già sperimentato con successo nella scorsa edizione della Mostra”.