Posti di lavoro e occupazione: l’Alto Adige si distingue positivamente

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A differenza della vicina provincia di Trento e dell’Italia, cresce il numero degli occupati

Mentre il mercato del lavoro a livello nazionale stenta a crescere, in Alto Adige si è riusciti negli ultimi cinque anni a creare nuovi posti di lavoro. L’Alto Adige ha registrato un andamento superiore anche a quello trentino. La provincia di Bolzano parte pertanto da una posizione relativamente avvantaggiata anche per quanto concerne il futuro, ma, come sottolinea il presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, “i posti di lavoro nascono solo in condizioni economiche buone e con imprese e collaboratori qualificati, motivati e innovativi”.

Di fronte alle notizie sconfortanti delle ultime settimane, pare opportuno analizzare l’andamento in Alto Adige nel medio periodo rispetto al contesto nazionale. Base di riferimento sono i dati forniti dall’Istituto nazionale di statistica ISTAT, emersi dall’indagine sulle forze di lavoro. Secondo tali dati, nel quinquennio 2005-2010 in Alto Adige il numero di occupati è cresciuto del 7,6%, mentre nella vicina provincia di Trento la crescita è stata del 6,0%. A livello nazionale il numero di occupati è aumentato solamente di 1,4%. Va sottolineato che in Alto Adige e nel Trentino l’occupazione è cresciuta anche negli anni 2009 e 2010, particolarmente difficili per l’economia. In questo le due province – in particolare quella di Bolzano – si distinguono positivamente dall’andamento nazionale.

Per l’Alto Adige questa è una buona base di partenza per il futuro. Ma le imprese possono garantire e creare posti di lavoro solamente se l’Alto Adige resta un territorio attrattivo e competitivo per l’economia.

Garantire sufficienti posti di lavoro attraverso un’alta produttività è molto importante, perché solo così si creano i presupposti per reddito, consumo e tasse. Allo stesso tempo è anche l’unica strada per finanziare il bene comune e permettere una redistribuzione sociale.