Ruffato: “il 2012 dovrà essere il riscatto della politica”
Il 2012 dovrà essere l’anno del riscatto della politica: è uno degli auspici del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Clodovaldo Ruffato, nel messaggio che rivolge ai veneti alla vigilia del nuovo anno.
“Non ci ha davvero risparmiato nulla – rileva Ruffato -, questo 2011 che sta per scivolare in archivio. Abbiamo meno soldi e meno lavoro, il presente ci inquieta e il futuro ci fa paura; crediamo meno nelle istituzioni e diffidiamo della politica. Eppure, senza voler diluire questa sensazione di grave disagio – per qualcuno persino di disperazione – sentiamo il bisogno di dirci che possiamo farcela, che abbiamo energie e risorse per vincere la crisi e ritrovare quella serenità indispensabile a dare fiducia alle nostre famiglie e un futuro ai nostri figli. Sappiamo anche, e non è un luogo comune, che nulla sarà come prima. Che lo sviluppo che avevamo immaginato illimitato dovrà rispondere a criteri di sostenibilità, che i comportamenti pubblici e privati dovranno essere sobri e responsabili, che è necessario recuperare una dimensione della politica come ricerca del bene comune, da esercitare con trasparenza nei comportamenti e nell’equità delle scelte”.
Per Ruffato “il Consiglio regionale del Veneto sta vivendo questa delicata fase con consapevolezza e responsabilità. A sostegno dell’economia veneta, ha rivisitato e dato più forza al Piano Casa, con l’obiettivo di dare respiro all’edilizia e al suo importante indotto; ha modificato la legge di salvaguardia del parco del Delta del Po, al fine di dare via libera alla riconversione e al rilancio della centrale di Porto Tolle; ha varato cospicui fondi di rotazione a favore di strutture sociali e del turismo; ha attivato un costante monitoraggio delle esigenze del mondo agricolo, al fine di offrire alla Giunta regionale, al Governo nazionale e alla Comunità europea proposte per la futura politica del settore. Sul piano istituzionale, il Consiglio ha approvato all’unanimità – caso unico in Italia – il nuovo Statuto della Regione, la nuova legge elettorale e il nuovo Regolamento. Ha ridotto, soprattutto, con scelte che hanno stupito anche i critici più prevenuti, i cosiddetti costi della politica, con l’abolizione dei vitalizi e la riduzione delle indennità dei consiglieri; provvedimenti che vanno ad aggiungersi al forte ridimensionamento del budget per il funzionamento del Consiglio e della macchina amministrativa, che in due anni è stato ridotto del 17%. Oggi il Veneto ha ulteriormente rafforzato la sua immagine di regione virtuosa”.
“Basti il dato sul numero dei consiglieri – prosegue il presidente dell’Assemblea legislativa veneta – fissato in un rapporto di 1 ogni 100.000 abitanti. Per restare in Italia, il Molise ha un consigliere ogni 10.000 abitanti, il Friuli ogni 20.000, la Toscana ogni 70.000, l’Emilia ogni 87.000, e via via, eccetto la Lombardia, tutte con un rapporto abitanti/eletti ben sotto a quello del Veneto. Ancor più vistoso il confronto con le altre regioni europee. Il Tirol (Austria) elegge 1 consigliere ogni 19mila abitanti, Berlino (Germania) ogni 23.000, Catalunya (Spagna) ogni 55.000”.
“Con questo patrimonio di credibilità – sottolinea Ruffato -, il Consiglio regionale è chiamato a svolgere quella funzione primaria di indirizzo e di programmazione sui grandi temi dello sviluppo, procedendo anche ad un aggiornamento e ad una semplificazione di leggi e di norme”.
“Portiamo nel 2012 – conclude il presidente del consiglio regionale – lo spirito delle celebrazioni dei 150 anni d’Unità d’Italia, dove ci siamo sentiti orgogliosi del Tricolore e della nostra storia di veneti. Conservare e alimentare quell’unità è una condizione indispensabile per superare le difficoltà e guardare con speranza al futuro. Auguro a tutti i cittadini veneti e a quanti vivono e lavorano nella nostra regione, un 2012 di serenità, lavoro e salute”.