Crisi dei consumi? A Trento i ristoratori sono molto soddisfatti

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Per le festività natalizie e di fine-inizio anno locali pieni
di Umberto Stenico

E’ vera crisi quella che appare a noi tutti? Sarà perché è Natale, ma così non sembra, almeno per i ristoratori intervistati a Trento e dintorni.

Massimo Peterlana, titolare delle Due Spade e presidente Fiepet di Confesercenti, conferma che fino ad ora c’è stata una buona presenza di avventori nei ristoranti (soprattutto quelli di alta gamma), e fast food, mentre le pizzerie hanno risentito un po’ della crisi. Certamente, continua Peterlana, “i conti si devono fare alla fine dell’anno, perché non è sufficiente lavorare un mese e poi basta. Come non è sufficiente, per il bilancio economico e per la programmazione dell’azienda, lavorare in modo ‘strapieno’ alcuni giorni, e mentre in altri fare il vuoto. I dipendenti rappresentano per un’azienda un costo fisso molto elevato, quindi sarebbe bene che gli incassi fossero costanti per tutto l’anno”.

Massimiliano PeterlanaPer Peterlana “posso sicuramente affermare che nella gente c’è tanta voglia di uscire, ma rispetto al passato lo si fa una o due volte in meno di prima, o si ordina una bottiglia di vino o in piatto di meno per risparmiare qualche euro. Certamente, rispetto al passato ci sono più prenotazioni all’ultimo minuto, e la nostra categoria soffre la crisi meno di altre”.Da un ristorante di alto livello ad un bar che si apre all’insegna di una nuova gestione. Positivo è pure il giudizio sull’andamento del periodo natalizio di Iuri Groff, che ha aperto da pochissimo il “Caffè Piazza Lodron” nell’omonima piazza nel cuore di Trento. Anche se ho abbandonato la gestione diretta del “Pizzorante” di via Fermi alla Clarina in favore di mia madre e di mio fratello, posso assicurare che abbiamo lavorato benissimo, non solo nei giorni antecedenti il Natale, ma anche il giorno di Natale (a S.Stefano eravamo chiusi). Per la sera di S. Silvestro mi aspetto il tutto esaurito grazie alla presenza costante dei nostri clienti, mentre per il giorno di Capodanno penso che il locale rimarrà chiuso, anche se nulla è stato ancora deciso”.

Per il clan dei Groff che a Trento da decenni è sinonimo di buona ristorazione familiare, “abbiamo deciso di gestire questo nuovo locale, la cui apertura ritengo essere una sfida, in quanto vogliamo rilanciare un esercizio pubblico che è sempre stato un punto di riferimento per tutti coloro che frequentano la nostra città. Piazza Lodron deve tornare ad essere un centro di riferimento per tutti i cittadini, il che può avvenire solo con l’intervento concreto delle istituzioni pubbliche”.

Sicuramente soddisfatto è Vladi, contitolare del ristorante – pizzeria “Doc” di Trento: “il nostro ristorante non risente della crisi. Abbiamo lavorato molto bene il giorno di Natale, sopratutto con le famiglie e gruppi, che, anche nel corso dell’anno frequentano sempre più il nostro ristorante, mentre per il giorno di S. Silvestro ho il tutto esaurito, e per questo devo rifiutare ogni ulteriore richiesta di prenotazion, che sono tante”.

Altra voce decisamente in positivo è quella di Andrea Magnago, gestore dell’Officina Gambrinus: “ho inaugurato il locale il maggio del 2010 e devo dire che i miei frequentatori sono sempre più soddisfatti e dell’ambiente e dei piatti che vengono loro offerti. Quest’anno le presenze nel locale sono aumentate almeno del 20% , il che è in contro tendenza rispetto alla prassi normale che vuole che un locale ottenga un gran successo al momento dell’apertura, in considerazione dell’effetto novità, per poi ridurre, almeno di un po’, le presenze nel tempo”. La sera di Natale, dice lo chef Massimo Petralia, “abbiamo lavorato molto bene (a mezzogiorno eravamo chiusi) e anche questa settimana siamo andati molto bene”. Un locale che chiude il 2011 con la “Last friday night” il 30 dicembre, per poi godersi 4 giorni filati di ferie per tutti.