La regione Veneto avvia la razionalizzazione delle società regionali operanti nell’immobiliare per diminuire i costi

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Roberto Ciambetti

Roberto CiambettiCiambetti: “operazione che inaugura una nuova fase organizzativa”

La Giunta regionale veneta ha dato attuazione alla delibera del Consiglio regionale dello scorso luglio, avviando concretamente il percorso di razionalizzazione delle società a partecipazione regionale operanti nel settore immobiliare.

Il provvedimento, portato in approvazione nell’ultima seduta del 2011 dall’assessore al bilancio e alle partecipazioni societarie, Roberto Ciambetti, prevede l’accorpamento delle seguenti società: Immobiliare Marco Polo s.r.l., Rocca di Monselice s.r.l., Terme di Recoaro s.p.a. e Società Veneziana Edilizia Canalgrande s.p.a. Quest’ultima, inoltre, è stata indicata quale capofila dell’operazione e incaricata di elaborare il relativo progetto. La Società Veneziana Edilizia Canalgrande, infatti, svolge sin dalla sua costituzione un ruolo fondamentale nel campo della valorizzazione ed ottimizzazione della gestione del patrimonio immobiliare e ha acquisito esperienza e professionalità nell’attività di analisi, studio e valutazione delle opportunità immobiliari in ragione delle attività istituzionali dell’Ente.

“Lo scopo – spiega Ciambetti – è quello di consentire la riduzione dei costi amministrativi connessi alla gestione del patrimonio immobiliare, avviando il processo di dismissione di attività e rami d’azienda considerati non più strategici per la Regione Veneto. Prevediamo, quindi, di adeguare il nuovo statuto della società incorporante alle caratteristiche delle attività attualmente svolte dalle società ora partecipate dalla Regione e ai requisiti propri della società a prevalente partecipazione pubblica”.

Grazie alle sinergie operative ottenute con la fusione, si prevede un consistente abbattimento delle spese di manutenzione e gestione degli immobili, degli organi sociali, delle strutture amministrative, delle consulenze di natura amministrativa, tecnica, contabile e fiscale.

“Questo provvedimento testimonia la risolutezza con la quale intendiamo attuare nel tempo più breve possibile la riorganizzazione del nostro portafoglio di partecipazioni – sottolinea l’assessore –, in considerazione della necessità di realizzare delle economie di spesa, ma anche per effetto dei mutati assetti istituzionali e delle modifiche normative e giurisprudenziali intervenute soprattutto in materia societaria e di tutela della concorrenza”.

La Regione ha innanzi tutto provveduto alla ricognizione di tutte le partecipazioni detenute, verificando il possesso per ognuna delle partecipate dei requisiti previsti dalla vigente normativa e in particolare la rispondenza dell’attività da loro svolta ai fini strettamente istituzionali dell’ente, prevedendo la cessione delle quote di quelle società che non presentino tali requisiti con procedure a evidenza pubblica. “Abbiamo previsto di raggruppare le partecipazioni regionali per pacchetti di società operanti nello stesso settore economico o in settori affini – conclude Ciambetti –, individuati in relazione al ‘core business’ o all’attività economica prevalente”.

Per quanto concerne il settore immobiliare, oltre alle quattro società che verranno accorpate, la ricognizione ha confermato la non necessarietà per i fini istituzionali della College Valmarana Morosini s.p.a. e di Insula s.p.a. e pertanto la Regione avvierà presto la procedura di dismissione delle quote di queste due società.