Presentati al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige il Calendario 2012 del Museo e il Cialènder Nònes 2012

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“I calendari sono un modo per scandire i giorni dell’anno e quindi anche i momenti caratterizzanti una comunità, la sua storia. Questi due calendari sono un esempio della bella sinergia che si sta creando tra il Museo e il territorio sia locale che trentino in generale”: queste le parole dell’assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione della provincia di Trento, Franco Panizza nel presentare presso il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige il Calendario 2012 del Museo e il Cialènder Nònes curato dall’associazione “Charta della Regola” di Cavareno.

 

Il Calendario 2012 del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina presenta i dodici mesi dell’anno con le ricche illustrazioni di Bruno Faganello, che raccontano le attività e le festività tradizionali del Trentino. Bruno Faganello, grafico veneto, riconosciuto maestro dell’illustrazione libraria italiana, ha saputo descrivere le tradizioni trentine con immagini caratterizzate da dovizia di dettagli e ricco cromatismo. Le illustrazioni sono arricchite dalla saggezza popolare che si esprime attraverso i proverbi più noti riferiti ai mesi dell’anno ripresi dall’Almanacco Agrario del 1950: “genarón dai denti lónghi”, “febrarét córt e maledét”, “giugno, la falce in pugno”, “se piove d’agosto, piove miele e mosto”, …

Il calendario del Museo di San Michele è una riproposizione di stampe precedenti, di cui la prima risale al 2002, e, come nelle precedenti edizioni, sono indicate anche le fiere e le sagre dei singoli paesi trentini riprendendo “l’antica anima del calendario popolare” come ha sottolineato il direttore del Museo, Giovanni Kezich, “esposto nel centro della casa, dove vengono segnate le scadenze e le ricorrenze importanti”.

Il Cialènder Nònes è curato dall’associazione “Charta della Regola” di Cavareno che quest’anno celebra i vent’anni della Festa della Charta della Regola. I dodici scatti che in questo calendario mostrano l’operosità dei volontari animatori della Festa della Charta della Regola ben si integrano con le immagini di oggetti delle collezioni del Museo di San Michele. Immagini che ripropongono antichi mestieri andati ormai perdendosi o semplicemente modificatisi con l’avvento della tecnica: dalle attività lavorative, come l’agricoltore, il fabbro, il calzolaio, il falegname, il ceramista, il sarto, a quelle prettamente femminili, lavare i panni, cardare la lana, filare, a quelle legate alla ritualità come la processione dell’Assunta, fino ai momenti di svago per i bambini. Un calendario che quest’anno quindi, invece di celebrare un singolo mestiere, il curatore Stefano Battocletti ha voluto per esaltare il lavoro dei volontari che animano la festa, nata come rievocazione storica dell’antico uso della charta della regola.