Giovanni da Pozzo (Confcommercio Udine e Unioncamere): “Faleschini un grande presidente”

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Per il cambio della guardia al vertice di Confartigianato Friuli Venezia Giulia continuano i saluti di commiato

Il presidente di UnionCamere del Friuli Venezia Giulia, della Camera di commercio e di Confcommercio Udine, Giovanni Da Pozzo, ha reso visita al presidente di Confartigianato Udine, Carlo Faleschini, giunto ormai alla fine del suo terzo mandato. L’elezione del nuovo presidente e dei suoi tre vice presidenti, si svolgerà lunedì 6 febbraio alle 19.00, quando nella sala riunioni della sede di Confartigianato Udine di Udine, si riuniranno i vertici della più importante associazione di categoria dell’artigianato e della piccola impresa della provincia di Udine.
L’incontro tra i presidenti Faleschini e Da Pozzo non è stato solo di cortesia: oltre a un esame della situazione economica che allarma tutti e ad aver entrambi riconosciuto la grande collaborazione fra le due realtà basata sempre su rapporti proficui in un clima cordiale e di amicizia, Faleschini e Da Pozzo hanno individuato alcune azioni per sostenere, nei limiti delle competenze e delle risorse della Camera di Commercio, le imprese della provincia di Udine. Faleschini ha indicato nel credito la più grande emergenza: “occorre che la Camera di Commercio sostenga con ogni mezzo i Confidi che sono uno strumento fondamentale per consentire alle piccole imprese un accesso rapido al credito”. A seguire, la commercializzazione, soprattutto all’estero dei prodotti artigiani, lo sviluppo di Udine e Gorizia Fiere in modo che dia servizi reali alle imprese ed infine lo sviluppo dei sistemi di reti fra imprese.
Da Pozzo, evidenziato come, grazie a Faleschini (“è stato un grande presidente”), si sia aperta una fase di grande crescita per l’artigianato friulano, fase che sicuramente proseguirà con i suoi successori. Il presidente di Unioncamere ha assicurato il massimo impegno della Camera di commercio su credito, sull’internazionalizzazione e sulle reti d’impresa, strumenti che possono fare la differenza per conquistare i mercati più appetibili ma che sono sempre più lontani dall’Europa, sulla commercializzazione, anche attraverso un nuovo ruolo dell’ente fieristico udinese che deve diventare una vera e propria vetrina del territorio capace di attrarre anche chi transita occasionalmente, ma anche nel sostegno ai giovani imprenditori (“sono loro il nostro futuro”). Da Pozzo ha infine auspicato che le rappresentanze dei lavoratori e delle categorie imprenditoriali riescano a trovare dalla politica la riconoscibilità che meritano: “è necessario un reciproco riconoscimento di tutti gli attori perché la nostra società si base sul confronto dialettico fra le diverse componenti economiche e sociali. Senza di esso non c’è né dialogo né sviluppo e si rischiano tensioni sociali”.