Il Museo di San Marco a Venezia ospita la mostra “Ferdinando Ongania, La Basilica di San Marco 1881-1893”

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 Mostra san marco venezia 1 1di Giovanni Greto

Nella ricca offerta espositiva del capoluogo veneto, una mostra, apparentemente di nicchia si rivela di una ricchezza ed importanza incommensurabili, al punto che la Procuratoria di San Marco, alla quale si deve l’ideazione e la responsabilità organizzativa, ha deciso di prorogarla fino all’ultima domenica di febbraio.
Personaggio poco conosciuto, Ongania, amante consapevole dei tesori della propria città, decise di intraprendere un’avventura editoriale colossale, che gli sarebbe cresciuta tra le mani nel corso degli anni – ce ne vollero 13 perché l’opera giungesse alla pubblicazione – rivelandosi impossibile per le sue forze fino a portarlo al collasso economico. Addentrarsi nell’itinerario della mostra significa cogliere l’occasione per conoscere, ammirare ed apprezzare il museo di San Marco, ideato dal Proto Pietro Saccardo , dopo la pubblicazione da parte di Ongania tra il 1885 e il 1887 de ‘Il tesoro di San Marco’, il quale provvide a far rinnovare i locali del tesoro, ne fece redigere un inventario illustrato da Antonio Pellanda e curò l’allestimento di un museo non ancora aperto al pubblico (spetterà al Proto Luigi Marangoni il compito di inaugurarlo nel 1927) su tre sale sulla loggia della Basilica.
Nato il 18 luglio 1842 da Francesco, impiegato presso l’Imperial Regia Capitaneria di Porto, e da Angela Valente, nel 1867 Ferdinando Ongania aveva sposato la veneziana Anna Ongaro, dalla quale ebbe sei figli. Poco più di questo si sa della sua vita familiare, mentre a 100 anni dalla morte, avvenuta a Saint Moritz nel 1911, si conosce la sua sterminata produzione editoriale che lo colloca nella storia gloriosa dell’editoria veneziana e non solo.
Mostra san marco venezia 2 1Sia nel corso di un’attenta visita, sia sfogliando il prezioso ed illustratissimo catalogo, si può scoprire una persona intelligente, immersa nello studio per raggiungere il grado più alto della perfezione, dotata di una meticolosità che lo porterà ad introdurre tecniche innovative nell’editoria di immagini che comprendono fotografie, eliotipie, eliografie, cromolitografie ed incisioni. La mostra articolata in 10 sezioni illustra l’imponente opera pubblicata in 18 fascicoli che comprendono 5 volumi di testo, 5 ‘Portafogli’, ovvero raccoglitori contenenti tavole sciolte illustranti le opere, l’ultimo dei quali è composto da 8 volumi, e una raccolta di tavole relative al tesoro di  San Marco. E’ un doveroso omaggio ad un appassionato uomo di cultura – la libreria e negozio di oggetti di belle arti, al piano terra dell’Ala napoleonica, di fronte alla Basilica,  aperta sul finire degli anni quaranta dal tedesco Hermann Frederich Munster venne da lui rilevata nel 1871 divenendo una “bottega” frequentata da cultori dell’arte, della sua tutela e del suo restauro come John Ruskin e Camillo Boito – attraverso gli originali utilizzati per l’edizione, fatti eseguire da pittori e studiosi veneziani, ai quali si aggiungono quelli inediti, tutti conservati con cura per oltre cent’anni nell’Archivio Storico della Procuratoria di San Marco. Come scrive Antonella Fumo, in uno dei saggi del catalogo, “l’esposizione è un viaggio attraverso un libro, un libro che ‘racconta’ della basilica e delle sue molteplici trasformazioni”. Ma l’importanza  e il valore fondamentali dell’opera consistono innanzitutto nella documentazione dello stato della basilica, al servizio per ogni futuro intervento di restauro e di ricomposizione dell’arredo lapideo e musivo di San Marco .

Venezia, Museo di San Marco (fino al 26 febbraio)
Orari : 9.45 – 16.45
Biglietto intero: 5 euro
Catalogo : Marsilio editori
Info : 041-2708311; www.onganiasanmarco.it