Viaggio attraverso 36 progetti selezionati da una giuria internazionale da un corpus di 28
Fino al 6 maggio 2012, Merano Arte ospita la mostra Architetture recenti in Alto Adige 2006-2012. Curata da Flavio Albanese, la rassegna, organizzata in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto Adige e il Südtiroler Künstlerbund (Unione Artisti Altoatesini), creerà un focus critico intorno a un movimento architettonico vivace e innovativo, attraverso 36 opere realizzate, negli ultimi sei anni, dalla più recente architettura altoatesina e, catalogandone altre 47, sarà in grado di comprendere quasi tutti i tipi di intervento edilizio.
I progetti sono stati selezionati, tra gli oltre 280 proposti a Merano Arte, da una giuria internazionale, composta da Flavio Albanese, architetto e direttore di Domus dal 2007 al 2010, Wolfgang Bachmann (D), caporedattore del mensile tedesco di architettura Baumeister, Bettina Schlorhaufen (A), assistente all’Istituto di Architettura di Innsbruck alla cattedra di Teoria dell’architettura, Annette Spiro (CH), professoressa di Architettura e Costruzioni all’Università di Zurigo ETH e Vasa Perovic (SI), architetto.
L’iniziativa, che chiude idealmente il discorso iniziato con la precedente edizione del 2006 che copriva un arco cronologico tra il 2000 e il 2006, si caratterizza per un’attenzione più sensibile ai temi dell’attualità, come la provvisorietà, la narratività, oltre alla ridefinizione contemporanea dell’idea di paesaggio.
I giurati hanno attribuito valore al non appariscente, a ciò che si mimetizza, alla “nuova edilizia nel contesto”, al genio locale, ovvero a interventi costruttivi semplici ma di elevata qualità. Il fatto che possa essere rappresentata anche la generazione più recente con le cosiddette opere prime, sarà di sprone e speranza per il futuro, entrando in relazione in modo prudente con il paesaggio, la topografia e le costruzioni esistenti, e questo non solo nell’architettura, ma anche negli edifici tecnici e nella progettazione degli spazi aperti.
Architetture recenti in Alto Adige 2006 – 2012 è concepita come un evento itinerante digitale. Proprio questa componente digitale consentirà a tutti gli interessati e alle istituzioni nazionali ed estere di adattarla alle locali esigenze di spazio. Il percorso espositivo si snoda seguendo tre distinti argomenti, come la Valorizzazione del contemporaneo, la Definizione di un nuovo “codice paesaggistico” e i Progetti particolarmente innovativi e sperimentali e “opere prime”.
Nel primo caso, si mettono in evidenza i progetti che sono riusciti a creare un dialogo con il contesto locale, sapendosi anche confrontare con le tendenze e gli sviluppi globali, e che hanno saputo rispondere a esigenze e problemi contemporanei. Nel secondo, si guarda al paesaggio, con lo scopo di ripensare radicalmente gli obiettivi di sostenibilità ecologica e le loro conseguenze. La terza sezione si concentra su progetti di diversa natura e grandezza, anche d’interno, per agevolare la partecipazione di architetti giovani.