Il rilancio di Trieste passa dalla bonifica dei siti d’interesse nazionale

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Roberto Cosolini

Roberto CosoliniClini: “le nuove norme consentono di uscire dallo stallo del passato”

Il rilancio di Trieste passa attraverso la bonifica dei siti d’interesse nazionale (SIN) fino ad oggi rimasti bloccati dalle pastoie burocratiche. In un incontro svolto in comune tra il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini e il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, si è sottolineata la valenza operativa dell’incontro di lavoro per tratteggiare assieme la strada “di una non facile strategia di sviluppo per questo territorio”. Cosolini ha affrontato i principali temi oggetto dell’incontro: dall’evoluzione della questione dei SIN alla vicenda della Ferriera di Servola, dalla possibilità di sviluppo di una filiera imprenditoriale legata all’energia pulita e alla green economy allo sviluppo turistico, dalle potenzialità relative alla vocazione portuale della città alle problematiche dei trasporti, con il necessario aumento dei collegamenti ferroviari anche per le movimentazioni delle merci oltre che dei passeggeri. Il sindaco ha inoltre evidenziato il parere chiaro e netto, negativo sia dal punto di vista politico che tecnico, espresso recentemente dal Consiglio comunale in merito al rigassificatore.

Il ministro Clini ha dal canto suo evidenziato le novità introdotte dalle nuove norme che consentono di sbloccare la situazione di stallo dei SIN di Trieste attraverso le riperimetrazioni delle aree e i nuovi criteri. In particolare, ha spiegato Clini, il decreto legge sulle semplificazioni introduce una norma per la quale “è sufficiente la messa in sicurezza per la deindustrializzazione”, facendo valere il principio che “un sito industriale è pericoloso se non è gestito”. Un’altra importante norma consentirà di superare l’empasse relativa ai dragaggi, permettendo entro fine marzo-metà aprile di gestire in sicurezza tutte le operazioni di dragaggio. Sempre sui SIN, il ministro Clini ha inoltre confermato che il 3 marzo si terrà in Prefettura a Trieste un tavolo di lavoro per definire una ‘road map’ che porti rapidamente all’obiettivo.

Clini ha parlato anche del complesso nodo della riconversione della Ferriera, prefigurando la possibilità che quest’area divenga sede di altre attività produttive rispettose dell’ambiente (magari in sinergia con gli incubatori presenti sul territorio) e ciò attraverso il recupero di finanziamenti europei, in grado di favorire soluzioni positive in termini di occupazione.

Dal ministro è venuto anche l’impegno a sostenere la necessità di migliori collegamenti ferroviari per Trieste, anche in considerazione della situazione relativa all’autostrada A4 che, in attesa della terza corsia, sta creando difficoltà ambientali di non poco conto per l’eccessivo traffico di mezzi pesanti (il 92% delle merci viaggia su strada). “Il ministro Clini – ha commentato al termine della riunione il sindaco Cosolini – ha indicato una linea d’azione innovativa per quanto riguarda l’annosa questione dei SIN. Fondamentale sarà la decisione sulla destinazione d’uso delle aree interessate, in base alla quale sarà redatta l’analisi del rischio, decisione che spetta alle autorità locali. Positivo anche il metodo di lavoro scelto dal Ministro, un serrato programma di incontri in collaborazione con le istituzioni locali”.