A Trento, per la stagione “In Danza”, la prima nazionale di Gare Centrale

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CSC in danza 2012 Gare Centrale Compagnie Grenade Crédit Léo Ballani (1) 1

CSC in danza 2012 Gare Centrale Compagnie Grenade   Crédit Léo Ballani (1) 1Domenica 4 marzo al Teatro Sociale lo spettacolo della Compagnia Grenade con la coreografia di Josette Baïz.

Josette Baïz, pietra miliare della danza francese contemporanea da quasi quarant’anni, ha fondato una singolare compagnia, Grenade, frutto dell’esperienza di “meticciaggio” culturale e di stili di danza maturata negli anni.

Tutto prende forma da un progetto pilota di “residenza artistica” a Marsiglia propostole dal Ministero della Cultura francese. E’ il 1989 e la coreografa si trova a lavorare nella periferia nord della città con un gruppo di ragazzini provenienti da culture diverse, uniti nella pratica artistica. Un’esperienza, questa, che cambia radicalmente l’indirizzo artistico di Baïz formatasi sulla scia dei grandi maestri americani Alwin Nikolais e Merce Cunningham: affascinata dalla voglia di affermazione di questi giovani attraverso il corpo e la danza, in men che non si dica si trova a guidare un gruppo di trenta ragazzi di età compresa tra i sette e i diciotto anni battezzato Groupe Grenade. Cinque di loro, più maturi e professionalmente più preparati, rappresenteranno il nucleo originario della Compagnie Grenade, la compagnia maggiore costituita nel 1998, oggi composta da una dozzina di professionisti.

Tappe di un percorso che chiariscono il leitmotiv della poetica di Josette Baïz: non restare ingabbiati in una modalità di espressione, bensì veicolare nel segno della danza contemporanea gli apporti culturali di ciascuno siano essi orientali, africani, asiatici o urbani. Una filosofia che l’ha portata alla guida di una grande carovana composta da una sessantina di artisti di tutte le età, ripartiti tra il Groupe Grenade (bambini e adolescenti) e la Compagnie Grenade (adulti professionisti).

La Compagnie, che sarà in scena a Trento al Teatro Sociale, vanta un repertorio di nove titoli, l’ultimo in ordine di creazione è Gare Centrale: un progetto ispirato alla forza propulsiva di un luogo singolare qual è la stazione ferroviaria. Luogo di attesa, di incontri, di scambi, di vuoti e di pieni, di sovraffollamento e di solitudine, la stazione è una sorta di cristallizzazione di quello che noi siamo profondamente. Ed osservare quello che vi succede risulta sempre un’esperienza arricchente. Così la coreografa ambienta il suo progetto in un’immaginaria stazione dove il tempo dell’attesa e del transito si fa danza astratta e polisemica sulla monumentale musica di Johann Sebastian Bach spazializzata da Jean-Jacques Palix. Un turbine di movimento che lancia un monito a noi tutti, infime particelle perse in uno spazio troppo grande: “Non circolate, ci sono tante cose da vedere e… da ascoltare!”.