Infrastrutture, sulla Valdastico il Governo intende accelerare per uscire dai veti degli anni trascorsi

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A31 Valdastico verso Vicenza Nord 1

A31 Valdastico verso Vicenza Nord 1

 

Schneck: “Serenissima prosegue nei progetti”. Chisso: “un passo avanti”. Pacher: “siamo pronti ad impugnare atti contro la volontà del Trentino”. Divina: “attenzione a dire sempre e comunque di No”

Il Governo Monti intende dare una spinta alla realizzazione delle infrastrutture che il sistema Italia attende da troppo tempo. Il viceministro alle infrastrutture, Mario Ciaccia, ha convocato al Ministero dello Sviluppo un vertice tra Anas, Autostrada Brescia-Padova, regione del Veneto e Trentino per sbloccare un’opera fondamentale per il NordEst e l’Italia, i circa 40 chilometri del tratto nord dell’autostrada della Valdastico che mancano al completamento dell’importante arteria che dovrà collegare i porti dell’alto Adriatico veneto al nord Europa.

Il vertice ha avuto il merito di fare il punto della situazione, complice anche l’atteggiamento del Governo: “è indispensabile rispettare i tempi fissati dall’Unione Europea e nei prossimi giorni sarà attivata la Conferernza dei servizi” ha detto Ciaccia. “Lo considero un bel passo avanti. Apriamo subito il tavolo politico per decidere sulle cose che ci uniscono” è il commento a caldo dell’assessore alle politiche della mobilità del Veneto, Renato Chisso sottolineando come “sia stato ribadito che per il Veneto Valdastico Nord, Valsugana e ferrovie sono tutte utili e non alternative tra di loro: abbiamo bisogno di infrastrutture. La decisione di dare vita ad un tavolo politico di approfondimento va colta come occasione per definire le questioni comuni in una prospettiva temporale ampia. Dobbiamo ragionare tutti per il futuro delle nostre comunità e l’oggi è una fase di transizione”.

Da parte del Trentino, l’assessore ai trasporti Alberto Pacher ha detto che “nessuna opera potrà essere fatta senza l’assenso della Provincia e il Trentino non ritiene il completamento della Valdastico un’opera prioritaria, specie considerando che siamo decisamente contrari ad avere nel raggio di appena 20 chilometri lo sbocco di due autostrade, la Valdastico e la Valsugana, provenienti dal Veneto”. Pacher punta solo sulla ferrovia: “il tavolo che attiveremo con lo Stato e la regione del Veneto dovrà riguardare specialmente il potenziamento della ferrovia della Valsugana e della linea del Brennero. Costruire nuove autostrade è ormai antistorico e contro l’ambiente”. Ironico il presidente della giunta provinciale di Trento, Lorenzo Dellai: “il Governo ha sbagliato numero, convocandoci per l’A31 invece che per l’A22, per la quale stiamo attendendo da mesi di discutere il rinnovo della concessione, senza che da Roma attivi nessuna notizia”.

Soddisfatto il presidente dell’autostrada Brescia Padova, Attilio Schneck: “siamo soddisfatti dell’esito del vertice convocato dal viceministro Ciaccia, che ci ha confortato e incoraggiato a proseguire nei progetti. Entro i prossimi 40 giorni attiveremo la conferenza dei servizi per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’opera che è strategica per tutto il NordEst, per l’Italia e per l’Europa”.

Sul vertice interviene anche il senatore Sergio Divina che risponde alle critiche degli amministratori trentini al progetto Valdastico: “stiamo vivendo una stagione di continui attacchi all’autonomia trentina. Le chiamate in piazza come l’ultima che abbiamo visto servono assolutamente a nulla, come si è visto nella scarsa risposta da parte della popolazione. Nei confronti dell’esterno il Trentino saper dare un’immagine di autonomia efficiente e collaborativa. L’ostinarsi nella chiusura nei privilegi autonomistici disinteressandosi dei problemi delle realtà confinanti non giova, soprattutto al Trentino: non fa altro che indispettire, incattivire e continuare a vedere dall’esterno l’autonomia con acredine, giudicandola un privilegio divenuto ormai ingiustificato. Per Divina “la sinistra trentina ha sempre sbagliato nel vedere la Valdastico come esclusivo interesse del sistema economico veneto. Poiché un collegamento veloce con il NordEst è indispensabile ed utile anche al sistema Trentino che con il NordEst ha strettissimi rapporti sociali, economici e storici, perché continuare a dire NO a quest’opera strategica per tutta l’economia e società del NordEst? Il perseverare nel NO sarà la tomba anche della nostra autonomia. Non serve poi andare a piangere a Roma per ottenere proroghe sull’A22 se poi non si ha la capacità di mediare, comprendendo che Valdastico e Autobrennero sono entrambe utili al Trentino come a tutto il resto del Paese”. L’auspicio di Divina “è che Dellai e Pacher sappiano una volta tanto interpretare al meglio le volontà e i bisogni espressi dalla popolazione, dalle categorie economiche e dalla società in genere, senza anteporre esclusivamente le loro miopi e antistoriche visioni ideologiche ad una realtà che è ben diversa”.