Crescono gli episodi di degrado territoriale a Trento: la Lega Nord denuncia quello della ex Sloi

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LNT protesta degrado Sloi trento

 

LNT protesta degrado Sloi trentoNelle more della bonifica dell’area pesantemente inquinata da piombo, si è creata una situazione insostenibile. Il comune di Trento prepara un’ordinanza d’emergenza per fronteggiare la situazione

Continua l’attività della Lega Nord Trentino per denunciare i tanti, troppi casi di degrado del territorio della città di Trento: questa volta è toccato all’ex Sloi di Trento, una fabbrica dismessa da oltre vent’anni il cui sedime è pesantemente inquinato da piombo tetraetile utilizzato per la fabbricazione di antidetonanti per le benzine, dove l’illegalità ed il degrado fanno da padroni nonostante sia iniziato l’abbattimento dei vecchi edifici industriali per permettere la bonifica del sito.

LNT protesta degrado Sloi trentoOltre ad ospitare persone di varie nazionalità, la maggior parte delle quali senza permesso di soggiorno e quindi irregolari secondo la normativa vigente, il luogo in questione è simbolo e fonte di un degrado che, purtroppo, si manifesta anche in altre zone della città; in questo caso non solo perché trascurato, ma anche perché pericoloso a causa dell’amianto, presente in grandi quantità negli edifici in corso di demolizione.

Per il segretario nazionale della Lega Nord Trentino, Maurizio Fugatti “quest’area abbandonata è diventata ricettacolo di persone senza fissa dimora e nomadi. Questa situazione crea, inevitabilmente, una condizione di allarme sociale che deve essere risolta, sia a livello comunale che a livello provinciale, con politiche efficaci ed efficienti volte al risanamento della zona, nonché alla diminuzione di reati che vedono protagonisti molti di coloro che, nell’ex Sloi, vivono”.

Per il sen. Sergio Divina “la situazione che sta vivendo l’ex area Sloi è frutto dell’incapacità dell’amministrazione la quale, così facendo, non assicura agli stranieri che occupano lo stabilimento, né un lavoro né ospitalità. Servono quindi maggiori controlli e presidi delle periferie”. Da parte sua, il consigliere provinciale Claudio Civettini ha parlato di “connivenza tra il comune di Trento e la Provincia: il solo fatto che sia presente un cartello in più lingue che indichi la presenza di amianto, sta a significare che sia il Comune, sia la PAT, siano a conoscenza del problema e della pericolosità che si annida tra le mura della Sloi”.

Secondo capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale di Trento, Vittorio Bridi “questa è una vergogna sociale e urbanistica, giacché, nonostante siano passati vent’anni, la situazione è rimasta invariata, se non peggiorata, dato l’esubero di reati legati alla microcriminalità”. Bridi ha lamentato come “tutti siano a conoscenza di quanto sta accadendo in quell’area, ma nessuno si sia attivato per sanare la condizione di incuria urbana, neppure dopo i numerosi interventi della Lega Nord in Consiglio comunale”.

La protesta della Lega Nord ha scosso il comune di Trento che ha annunciato di stare predisponendo una specifica ordinanza urgente, che prevede l’abbattimento di un edificio utilizzato dai senza dimora e la rimozione delle copiose immondizie presenti nella zona, oltre alla completa deforestazione della zona per garantire i controlli.