Balneabilità, parte all’insegna della qualità la stagione 2012 in Veneto

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Mare e laghi con acque di ottimo livello. Conte: “questi sono i risultati di un lungo impegno”. Finozzi: “ora facciamo sapere ai turisti la qualità delle spiagge del Veneto”

Nel Veneto il 91% delle acque di balneazione è risultato di qualità eccellente, il 3% di qualità buona ed il 6% di qualità sufficiente. Per continuare a garantirne la qualità sotto il profilo generale, si punta su prevenzione, tutela, controllo, informazione ed educazione ambientale. Sono alcune delle sottolineature che l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte ha fatto presentando la situazione delle acque di balneazione in vista dell’apertura della stagione estiva, insieme al contrammiraglio Tiberio Piattelli, direttore marittimo del Veneto e comandante della Capitaneria di porto di Venezia e a Carlo Emanuele Pepe, direttore generale dell’ARPAV. Conte ha messo l’accento sull’efficacia dei monitoraggi e dei controlli posti in essere dalla Regione nel corso degli anni sottolineando che il turismo balneare è un settore strategico sia per l’economia che per la valorizzazione ambientale del Veneto, con oltre 145 km. di coste destinate a tale uso.

Da parte sua il contrammiraglio Piattelli ha confermato che anche per quest’anno, con il rinnovo del protocollo d’intesa, i controlli dell’ARPAV saranno svolti in stretta collaborazione con le Capitanerie di porto e la Guardia costiera della direzione marittima del Veneto: “un impegno fattivo e rilevante per il quale sono stati messi a disposizione nella stagione 2011 otto mezzi acquei presso i comandi costieri e sul lago di Garda, per 73 missioni e 235 ore di navigazione complessive”. L’assessore Conte ha detto che, nonostante la difficile fase economico-finanziaria, non ci sarà nessun allentamento del monitoraggio delle acque di balneazione, per garantire la salute e la serenità delle vacanze dei cittadini e dei turisti.

Conte ha ricordato che la direttiva europea n. 2006/7/CE impone che tutte le acque di balneazione dovranno essere nel 2015 almeno di qualità “sufficiente”. “Il Veneto – ha aggiunto – ha già largamente raggiunto questo obiettivo, con riferimento alla nuova classificazione che riguarda il periodo 2008–2011 e che è valida per l’inizio della stagione balneare 2012: nessuno dei punti di campionamento costantemente controllati durante tutta la passata stagione ha fatto registrare qualità scarsa. Di conseguenza, all’inizio della stagione 2012, che va dal 15 maggio al 15 settembre, tutte le acque di balneazione del Veneto vanno considerate idonee alla balneazione”.

Ovviamente i monitoraggi non si fermano alle acque destinate alla balneazione. ARPAV effettua infatti un completo e sistematico monitoraggio anche dei corsi d’acqua, dei laghi, delle acque di transizione e delle acque marine costiere più al largo. Tutti mostrano indici di qualità in costante miglioramento nell’ultimo decennio, grazie alle misure di prevenzione e risanamento attuate con il Piano regionale di tutela delle acque.

Il direttore dell’ARPAV Pepe ha ricordato che sette anni di risultati favorevoli lasciano più che ottimisti anche per il futuro, sottolineando che nelle 169 stazioni di campionamento (96 sull’Adriatico, 65 sul lago di Garda, 8 sugli altri laghi veneti) è prevista nella stagione 2012 la raccolta di 1.014 campioni e l’effettuazione di 23.322 rilievi e analisi. Sul sito web dell’ARPAV (www.arpa.veneto.it) saranno, inoltre, disponibili sia i bollettini periodici che i dati analitici per conoscere la situazione della balneabilità in tempo reale.

I dati sono accolti con soddisfazione dall’assessore regionale al turismo, marino Finozzi: “adesso facciamolo sapere a tutti, che le acque di balneazione del Veneto sono di qualità: nel 91% dei casi eccellente, nel 3% buona e comunque sia nel restante 6% sufficiente. Sono dati che i nostri turisti cercano, vogliono e hanno il diritto di pretendere. Invito tutti i nostri operatori turistici a diffondere i dati assieme alle loro proposte”.

Finozzi “lancia” il prodotto turistico del Veneto: “abbiamo circa 150 km di coste utilizzabili per turismo, tra spiagge marine e litorali del lago di Garda rispetto alle quali la riconosciuta qualità dell’acque è un elemento essenziale. In più, il monitoraggio è continuo, e anche questo dobbiamo far sapere, così come dobbiamo informare del fatto che i controlli riguardano tutto il sistema idrico regionale: corsi d’acqua, laghi, acque di transizione, acque marine costiere più al largo, dove gli indici di qualità sono in costante miglioramento nell’ultimo decennio”.

Quello balneare è uno dei più importanti segmenti del turismo da primato del Veneto: “dei quasi 63 milioni e mezzo di presenze turistiche, che generano un fatturato di circa 15 miliardi di euro – dice Finozzi – le presenze nelle località balneari sono 26.485.634, pari cioè al 41,77% del totale. Di queste presenze, 16.264.222, cioè oltre il 61% del totale, riguardano ospiti provenienti dall’estero, che nelle zone di balneazione hanno aumentato sia il numero dei pernottamenti (+ 4 per cento nel 2011 rispetto al 2010), sia il numero degli arrivi (in totale 2.391.033; +6,2%). Questo è anche il comparto dove la durata del soggiorno è maggiore e con effetti economici davvero significativi. Avere le acque a posto, anzi di alta qualità – ha concluso Finozzi – è un valore aggiunto che mi rende ottimista sull’andamento della prossima stagione, pur in un oggettivo periodo di generale difficoltà economica”.