Nasce in Veneto l’Osservatorio permanente dei servizi innovativi e tecnologici

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logo confindustria si venetoIniziativa di Confindustria SI Veneto in collaborazione con Cassa di Risparmio del Veneto

Nasce l’Osservatorio permanente dei Servizi Innovativi e Tecnologici del Veneto, un’iniziativa realizzata da Confindustria SI Veneto in collaborazione con la Cassa di Risparmio del Veneto, destinata ad analizzare e a mappare il futuro dell’industria del settore. Tre le varie direttrici di intervento futuro dell’Osservatorio: lo sviluppo nel Veneto di un forte polo di rappresentanza dell’industria dell’ITC, il monitoraggio delle capacità innovative del settore; la promozione della cultura d’impresa che veda nell’IT, nelle telecomunicazioni e nei servizi innovativi un’occasione di sviluppo per tutto il sistema, in primis per il manifatturiero.

I Servizi Innovativi rappresentano in Veneto una realtà economica importante, 1.800 imprese associate, che si occupano di ingenierizzazione e informatica, ricerca e sviluppo, marketing, consulenza integrata, telecomunicazioni, con oltre 40.000 addetti. Dal 1998 al 2010, le imprese di servizi innovativi e tecnologici sono passate da 31.000 a oltre 59.000, con un aumento dell’86%. Impiegano oltre 236.000 addetti. L’incidenza del settore sul totale delle imprese attive nella regione è passata dal 9,7% nel ’98 a più del 17% nel 2010.

Nel corso dell’appuntamento sono stati presentati i risultati di una ricerca, relativa all’anno 2011, realizzata da Fondazione NordEst e presentata da Silvia Oliva, che ha tracciato una prima fotografia del settore relativamente ad aspetti quale: il mercato, la situazione congiunturale e dimensionale, gli aspetti riguardanti le strategie e le criticità nell’ambito dell’innovazione.

Sono emersi dati interessanti. Il terziario innovativo e tecnologico del Veneto è costituito in larga misura da imprese giovani – quasi 2 su cinque sono state fondate nell’ultime decennio – e di piccole dimensioni, che trovano nel NordEst il principale mercato di riferimento. In controtendenza rispetto ad altri settori, ha subito in modo attenuato gli effetti della crisi. Il 44,9% del panel interpellato dichiara nell’ultimo triennio una crescita del proprio fatturato e un ulteriore 29,6% dichiara una crescita costante, tuttavia ha registrato una rilevante trasformazione del contesto competitivo e delle richieste dei clienti. La risposta del settore non è stata di stallo, quanto piuttosto di un impegno costante a realizzare e offrire servizi, qualitativamente migliori e innovativi e per acquisire vantaggi competitivi, tramite scelte di innovazione che nel 54,1% sono state anche maggiori rispetto a quanto già programmato prima del 2008. Il vero motore del settore è la forte spinta all’innovazione. Grande attenzione viene posta alla valorizzazione delle risorse umane e dei giovani talenti, alle aggregazioni e alla crescita dimensionale. Tuttavia, il terziario innovativo e tecnologico del Veneto deve superare alcuni limiti: la piccola dimensione, la difficoltà di fare rete con gli altri soggetti dell’innovazione, la scarsa apertura internazionale.

“Dall’economia della conoscenza viene un contributo decisivo per accelerare l’uscita dalla crisi e competere nel mondo nuovo” – spiega Gianni Potti, presidente di Confindustria SI – “i servizi innovativi possono essere il filo conduttore di questa sfida, il tessuto nervoso del sistema produttivo di domani, fatto di conoscenze di tipo tecnologico e manageriale rese accessibili alla piccola e media impresa. Sta emergendo una diversa consapevolezza sull’importanza delle nuove tecnologie, e la crisi ha accelerato questi processi, che dobbiamo essere in grado di supportare e valorizzare. L’Osservatorio può accompagnare questa trasformazione, istituzionalizzando finalmente una realtà produttiva importante del nostro territorio e aiutando a favorire la crescita. L’industria dei servizi innovativi può produrre un valore aggiunto strategico sia per il manifatturiero che per il settore pubblico. Basti pensare che il pieno investimento in banda larga produce un incremento del PIL pari allo 0,3%”.

Per Giovanni Costa, presidente Cassa di Risparmio del Veneto, “lo sviluppo delle imprese appartenenti al terziario innovativo e tecnologico consente anche alle altre piccole e medie imprese del settore manifatturiero di beneficiare di elevati standard di produttività e di maggiori servizi ad alto valore innovativo. Sostenere questa tipologia di imprese significa agevolare la modernizzazione e l’evoluzione del modello economico veneto, anche in termini di crescita della competitività a seguito di nuove aggregazioni. La Cassa di Risparmio del Veneto è vicina a queste imprese e a tutte quelle realtà che possono dare nuovo impulso al nostro sistema economico. Oggi più che mai è importante che la partnership tra banche, imprese e associazioni sia concreta e solida”.