Firmato l’accordo di programma con il Ministero dell’ambiente per la bonifica e il ripristino ambientale di Porto Marghera per favorire lo sviluppo di attività produttive sostenibili

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Porto Marghera firma accordo Zaccariotto Clini Zaia Orsoni Costa 1
Porto Marghera firma accordo Zaccariotto Clini Zaia Orsoni Costa 1Zaia, Zaccariotto e Clini firmano il documento

Ministero dell’ambiente, Magistrato alle acque, regione del Veneto, comune e provincia di Venezia, Autorità portuale veneziana hanno sottoscritto un accordo di programma finalizzato ad attivare e accelerare il processo di disinquinamento, riconversione industriale e riqualificazione economica del sito di interesse nazionale di Venezia – Porto Marghera e aree limitrofe, mediante procedimenti di bonifica e ripristino ambientale che consentano e favoriscano lo sviluppo di attività produttive sostenibili dal punto di vista ambientale e coerenti con l’esigenza di assicurare il rilancio dell’occupazione attraverso la valorizzazione delle forze lavorative dell’area.

L’intesa ha lo scopo di semplificare e accelerare (da 4 anni a qualche mese) l’approvazione dei piani di caratterizzazione e dei progetti di bonifica delle aree contaminate. Essa disciplina le iniziative di bonifica e regola le modalità di esecuzione degli interventi da parte di ciascuna amministrazione firmataria, il loro controllo, la verifica del rispetto delle condizioni fissate, l’individuazione di eventuali ritardi o inadempienze, l’eventuale revoca totale o parziale dei finanziamenti e l’attivazione di procedure sostitutive, le modalità di promozione del reimpiego delle risorse di lavoro rimaste inoccupate.

I contenuti dell’accordo sono stati sviluppati nell’ambito del “Tavolo permanente per Porto Marghera”, attivato dalla giunta regionale e al quale partecipano i rappresentanti degli enti locali, i rappresentanti delle Imprese insediate a Porto Marghera, delle categorie economiche e delle parti sociali. Il documento è stato successivamente sottoposto alla valutazione del Ministero per l’ambiente e infine messo a punto in specifici incontri organizzati dalla Direzione Regionale Progetto Venezia. Dal tavolo di lavoro permanente per Porto Marghera sono inoltre emersi proposte e impegni da parte degli operatori economici e istituzionali che costituiscono un Programma di interventi, l’adesione formale al quale sarà condizione per giungere all’approvazione dei progetti con procedure semplificate.

“Abbiamo posto una pietra miliare: fino ad oggi si parlava di sfida di Porto Marghera e del suo recupero, ora parliamo di quello che sarà il suo futuro certo” ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia presentando a Palazzo balbi il significato e i contenuti dell’Accordo di programma: “è un accordo importantissimo che giunge dopo tanto lavoro del quale ringrazio per primo l’assessore alla legge speciale per Venezia e, a cascata, i tecnici e collaboratori. Esso ci permette di semplificare in maniera estrema la fase procedurale dell’autorizzazione delle bonifiche. Questo significa, in un momento in cui si parla di rilancio dell’economia, agevolare tre miliardi di finanziamenti pubblici e 2,7 miliardi di finanziamenti privati per insediamenti in quest’area. Con questa firma non serviranno 3 – 4 anni per avere l’autorizzazione per un adeguamento o per una attività nuova, ma 4 – 6 mesi; significa bonificare per davvero Porto Marghera e credere in questa sfida. Poi ci sarà la ‘fase 2’ e sarà importante la chiusura partita con ENI per i primi 108 ettari. Ma Porto Marghera – ha detto ancora Zaia – non sarà più un punto di debolezza del Veneto, bensì ne diventerà un punto di forza”.

Zaia si è soffermato anche sulla situazione del mondo del lavoro in regione: “in questo scenario non possiamo dimenticare che abbiamo nel territorio regionale 142.000 disoccupati, che un ragazzo su 4 sotto i 30 non ha lavoro e 2 su 4 sono precari. La vera sfida è quella di dare una risposta alla nostra gente: il lavoro è la partita fondamentale. Noi siamo convinti che la riconversione di Porto Marghera debba essere graduale, non violenta e responsabile; pensiamo che ad una riconversione che mantenga l’occupazione, con attività compatibili con un territorio delicato come quello della laguna. Pensiamo che la portualità e la logistica sia due dei grandi fari dei nostri territori”.

Soddisfatta dell’accordo anche la presidente della provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto: “dopo anni di analisi e dibattiti, progetti illustrati, ma rimasti fermi sulla carta, oggi si va a concretizzare insieme. E si va a concretizzare attraverso la firma di un accordo su un sito di interesse nazionale, un’area di crisi complessa, una delle più significative realtà industriali del nostro Paese in un’ottica di rilancio dell’economia in Provincia e, più in generale, nel Veneto”.