Tassazione dei prodotti energetici: dall’UE si profila un’altra stangata per gli autotrasportatori

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mara bizzotto eurodeputata 1La denuncia lanciata dalla deputata europea Mara Bizzotto in merito all’approvazione delle tasse ecologiche legate all’emissione di CO2

Il Parlamento Europeo riunito nella sessione plenaria a Strasburgo ha approvato una relazione sulla modifica della direttiva 2003/96/CE che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità. Relazione definita senza giri di parole dall’eurodeputata nordestina Mara Bizzotto come “una nuova tassa sulle emissioni di CO2 e tagli alle agevolazioni: un peso insopportabile per le PMI. Meglio riprendere la discussione sull’introduzione del gasolio professionale. E’ assolutamente inaccettabile la proposta della Commissione UE che punta a un inasprimento della tassazione sui carburanti prevedendo, tra l’altro, l’eliminazione di alcune agevolazioni attualmente in vigore per il gasolio destinato ad uso commerciale”.

Per Bizzotto, componente della Commissione Trasporti al Parlamento Europeo, “con questa modifica l’Europa introduce l’ennesima stangata per gli autotrasportatori, già abbondantemente spremuti dall’Eurovignette e dai continui aumenti delle accise sul gasolio varati dal Governo Monti. Per un regime più stringente di imposte sui prodotti energetici, l’UE ha creato infatti una nuova tassa ad hoc legata alle emissioni di CO2, cancellando quelle poche esenzioni a favore dell’autotrasporto che ancora resistevano”.

Se la norma andasse definitivamente in porto, per realtà come quella italiana i problemi economici diverrebbero insostenibili: secondo la deputata leghista “l’Italia si pone tra i paesi che sopportano i livelli di tassazione sui carburanti più alti d’Europa. Lo confermano i numeri: il prezzo del gasolio per autotrazione è di 1.738,19 euro per mille litri, contro una media Ue di 1.521,45 con un’accisa che nel nostro Paese sfiora i 600 euro per mille litri. Un peso insopportabile per la categoria, anche in considerazione del fatto che la disparità dei prezzi all’interno dell’UE alimenta ulteriormente fenomeni di odiosa concorrenza sleale, una piaga che da anni affligge il trasporto merci su gomma, che in Italia significa oltre l’80% del totale trasporto merci”.

Bizzotto auspica una soluzione diversa: “invece di continuare a tartassare gli autotrasportatori in nome della sostenibilità ambientale, sarebbe opportuno riprendere la discussione sull’introduzione del gasolio professionale, sostenendo un periodo di transizione fino al 2025 durante il quale mantenere ai fini della tassazione la distinzione tra uso commerciale e non commerciale del gasolio. In caso contrario, si rischia il definitivo collasso di molte PMI attive nell’autotrasporto, un settore che rappresenta un asse fondamentale dell’economia del Paese”.