Progetto “Sonora”, il Veneto sarà il principale nodo di collegamento nell’Europa Centrale

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trasporti UE logo SoNorAPresentati i risultati del progetto per la cooperazione economica nelle aree del corridoio Baltico-Adriatico. Dei 10 nuovi corridoi trans-europei 3 passeranno in Veneto
Chisso: “La nostra regione fondamentale crocevia tra nord e sud Europa”

L’area attraversata dal corridoio Nord-Sud che va dalla Scandinavia al mare Adriatico presenta tutte le potenzialità per diventare uno dei territori più competitivi d’Europa: 115 milioni di abitanti, 15 porti, 300 Università, 75 distretti produttivi e una crescita media del Pil stimata attorno al 6%. In questo contesto si è inserito “SoNorA – South Nord Axis”, progetto europeo di cooperazione transnazionale finanziato nell’ambito dell’Obiettivo 2 “Accessibilità” del Programma Central Europe 2007-2013. “SoNorA” ha contribuito a sviluppare un’efficiente rete multimodale di connessione tra il mare Adriatico e il mar Baltico per migliorare l’accessibilità all’Europa Centrale, ottimizzare i servizi logistici e fornire indicazioni agli organi europei per una più concreta pianificazione delle infrastrutture viarie, ferroviarie e portuali.

Dopo oltre tre anni di attività, i risultati di “SoNorA”, di cui la regione del Veneto è stata partner principale, sono stati illustrati in una conferenza internazionale tenutasi a Venezia presso la Scuola Grande di San Rocco. L’incontro ha visto la partecipazione dei partner internazionali.

“SoNorA ha consentito alla regione del Veneto di essere protagonista in Europa nella delicata fase della nuova programmazione dei corridoi “pan europei” – ha puntualizzato Renato Chisso, assessore regionale alla mobilità e alle infrastrutture -. E’ stata un’esperienza che ci ha consentito di entrare in contatto con altre regioni che, come la nostra, vantano un Pil ragguardevole e che chiedono con forza di potenziare le relazioni infrastrutturali per costruire un’economia di scambio forte e competitiva con le altre aree di grande sviluppo internazionale”.

corridoi transeuropei 1 Per Chisso, “insieme alla conferma e al potenziamento del ruolo veneto nel contesto europeo, che hanno confermato la vocazione naturale della nostra regione di essere uno dei principali crocevia tra nord e sud, ritengo importante che questi impegni si consolidino nel tempo attraverso l’attuazione di una vera e propria “politica di corridoio” che metta insieme non solo la programmazione degli investimenti infrastrutturali, ma le stesse istanze che provengono dal contesto industriale – produttivo dei vari Paesi. Solo con questa concertazione tra tessuto delle imprese, pur nella diversità di esperienze, e investimenti si creeranno le condizioni perché i nuovi collegamenti diano nuove risorse per lo sviluppo dell’economia”.

Il progetto, che ha coinvolto 25 partner europei di sei Paesi interessando le aree geografiche di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Repubblica Ceca, Polonia, Austria, Slovenia e Germania, si è sviluppato attraverso numerosi incontri. Dopo la presentazione nel novembre 2008 a Vienna, “SoNorA” ha fatto tappa a Bruxelles dove c’è stato il lancio del progetto al Parlamento europeo; a Portorose con un focus dedicato ai distretti veneti; di nuovo a Bruxelles per parlare delle reti di trasporto transeuropee TEN-T; a Venezia per l’iniziativa Nord-Sud in vista della costruzione di una nuova regione economica in Europa; a Trieste in un incontro sulla logistica nello sviluppo dei porti e relativi retro porti; e infine a Bologna per parlare del ruolo delle regioni e dei nodi di trasporto nello sviluppo della mobilità sostenibile.

A livello europeo, “SoNorA” ha permesso di sviluppare una strategia e una prospettiva di cooperazione economica regionale per favorire azioni transfrontaliere nelle aree centro europee comprese nel corridoio Baltico-Adriatico e nello storico corridoio n. 1. Supportando lo sviluppo di una rete primaria di trasporto multimodale nell’Europa centrale, “SoNorA” ha voluto garantire una serie di vantaggi per migliorare i processi d’integrazione; migliorare la connessione tra Nord e Sud Europa grazie allo sviluppo del corridoio Baltico-Adriatico; rafforzare il ruolo dell’Europa centrale come crocevia del traffico commerciale con l’Oriente. Grande attenzione è stata riservata alla mobilità sostenibile: il progetto ha infatti puntato sullo sviluppo di una rete di trasporto sostenibile attraverso la riduzione degli impatti ambientali, la migliore divisione dei volumi di trasporto e maggiori risparmi sul carburante e spese inerenti i trasporti.

Il progetto ha consentito inoltre di sviluppare una serie di linee guida per il miglioramento delle politiche regionali e nazionali di trasporto, permettendo anche la stesura di un preciso tracciato istituzionale per la logistica settoriale. “SoNorA” ha portato anche allo sviluppo di un software ICT per il settore della logistica che permette di identificare itinerari intermodali basati su dettagliate informazioni riguardanti gli snodi logistici dell’area interessata dal progetto. In questo modo si sono potuti individuare alcuni elementi critici come la presenza di “colli di bottiglia” e disallineamenti delle linee ferroviarie, soprattutto lungo l’asse Nord-Sud.

Un focus specifico è stato rivolto alla dimensione finanziaria dello sviluppo infrastrutturale grazie ad apposite analisi ed approfondimenti relativi alle diversa modalità alternative di finanziamento delle opere, con particolare attenzione agli strumenti in fase di definizione a livello europeo volti a coinvolgere gli attori privati nella realizzazione dei progetti.

In prospettiva, “SoNorA” ha consentito di elaborare una previsione per due possibili scenari applicabili al 2020 e 2030. Garantendo un ulteriore supporto alla definizione delle politiche future, “SoNorA” ha offerto il proprio contributo al prossimo sviluppo delle reti TEN-T grazie ad alcune raccomandazioni sulla definizione dei criteri di selezione delle priorità europee e una serie di proposte che aggiornano le strategie da adottare. Si è trattato di un’opera di pianificazione e di pressione che ha raccolto risvolti indubbiamente positivi per le regioni coinvolte nel progetto e per il Veneto in particolare: dei 10 “corridoi” che costituiranno la nuova rete trans-europea da completare nel prossimo decennio, 4 passeranno per l’Italia e, di questi, ben 3 per il Veneto. Il Veneto si appresta dunque a diventare il principale nodo di collegamento dell’Europa centro-meridionale, sia per quanto riguarda la direttrice NORD-SUD che per quella EST-OVEST.