Il costo del denaro fa registrare la crescita dei tassi

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Studio della Cgia secondo cui le imprese rischiano di pagare 7 miliardi di euro in più. Cresce il rischio di riciclaggio di denaro sporco, con +243,6% delle segnalazioni dal 2008 al 2011

Visto l’aumento del tasso di interesse medio registrato negli ultimi mesi (+0,76% tra giugno 2011 e gennaio 2012), il sistema delle imprese italiane rischia di pagare la bellezza di 7 miliardi di euro in più all’anno in una situazione di liquidità assolutamente critica. A denunciare questo pericolo è la Cgia di Mestre che ha analizzato l’indebitamento medio delle aziende italiane (pari a 916,7 miliardi di euro) e i maggiori costi che il mondo imprenditoriale dovrà farsi carico a seguito dell’aumento del costo del denaro registrato in questi ultimi mesi.

Tra giugno 2011 e il gennaio 2012 (ultimo dato disponibile), il valore medio del tasso di interesse applicato alle aziende si è attestato al 6,5%: questa crescita ha fatto salire il costo degli interessi a 59 miliardi di euro su base annua: ben 7 miliardi in più rispetto a giugno del 2011.

“Auspicando che nei prossimi mesi i tassi d’interesse scendano – dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre – rimane preoccupante il calo dei prestiti erogati alle imprese. Tra giugno dell’anno scorso e la fine di gennaio di quest’anno, la contrazione è stata dell’1,4%. Mentre il costo del denaro sale e le banche continuano ad erogare il credito con il contagocce – prosegue Bortolussi – sono esplose le segnalazioni di operazioni di riciclaggio sospette eseguite da intermediari finanziari: +243,6% dall’inizio della crisi alla fine del 2011. Questo dato è molto allarmante perché ci segnala che, probabilmente, le organizzazioni criminali stanno approfittando di questa situazione per infiltrarsi nell’economia reale del Paese. Mai come in questo momento le imprese manifestano una preoccupante vulnerabilità dovuta alle conseguenze negative della crisi”.

Il risultato emerso dall’elaborazione fatta dalla Cgia di Mestre su dati UIF (Unità di Informazione Finanziaria) dice che, tra il 2008 e il 2011, le segnalazioni di operazioni di riciclaggio sospette eseguite da intermediari finanziari sono passate da 14.069 a 48.344 (+243,6%). Grave la situazione registrata l’anno scorso nelle più importanti province italiane: a Roma si sono contate 5.677 segnalazioni; a Milano 5.083; a Napoli 4.266; a Torino 2.219 e a Bologna 1.006: in queste 5 province si sono verificate quasi il 40% del totale registrato a livello nazionale.


IMPRESE: TASSO MEDIO APPLICATO E STIMA COSTO DEGLI INTERESSI

GIUGNO 2011

GENNAIO 2012

GIU 2011/ GEN 2012

TASSSO DI INTERESSE MEDIO APPLICATO

5,7%

6,5%

+0,8%

COSTO DEGLI INTERESSI  

52 miliardi €

59 miliardi €

+ 7 miliardi €

Elaborazione Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Banca d’Italia

Operazioni di riciclaggio sospette eseguite

da intermediari finanziari

Anno

Numero

2008

14.069

2009

20.524

2010

36.824

2011

48.344

Var. 2008/2011

+243,6 %

Elaborazione Ufficio studi CGIA su dai UIF

IMPRESE: PRESTITI EROGATI E MAGGIORI COSTI ANNUI PER INTERESSI

(dati al 31-01-2012)

Prestiti totali (milioni di euro)

Var. % ultimi 7 mesi

Maggiori costi annui per interessi

(milioni di euro)

LOMBARDIA

257.056,1

-1,0

1.973,1

VENETO

99.710,8

-1,4

881,4

LAZIO

102.040,4

-4,0

831,0

EMILIA-ROMAGNA

102.460,4

-0,3

755,2

PIEMONTE

57.414,3

-1,6

424,4

TOSCANA

64.122,1

-1,3

413,7

CAMPANIA

35.344,5

-1,5

303,8

SICILIA

27.798,6

-0,9

219,5

MARCHE

25.612,4

-0,4

204,1

PUGLIA

25.818,1

+0,5

195,1

TRENTINO-ALTO ADIGE

28.206,9

0,0

144,7

LIGURIA

20.068,8

-2,0

129,5

FRIULI-VENEZIA GIULIA

17.551,2

-1,6

123,7

ABRUZZI

14.509,3

+0,1

117,7

UMBRIA

12.671,8

-2,1

109,1

SARDEGNA

11.622,4

+0,5

88,0

CALABRIA

7.809,3

-5,3

48,9

BASILICATA

3.353,5

-0,6

25,1

MOLISE

1.913,9

-0,4

14,6

VALLE D’AOSTA

1.647,0

0,0

12,1

ITALIA

916.731,6

-1,4

7.014,8

Elaborazione Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Banca d’Italia

IMPRESE: AUMENTO MEDIO PONDERATO DEI TASSI DI INTERESSE ULTIMI 6 MESI

(dati al 31-12-2011)

VENETO

+0,88

UMBRIA

+0,86

CAMPANIA

+0,86

LAZIO

+0,81

ABRUZZO

+0,81

MARCHE

+0,80

SICILIA

+0,79

LOMBARDIA

+0,77

MOLISE

+0,76

SARDEGNA

+0,76

PUGLIA

+0,76

BASILICATA

+0,75

PIEMONTE

+0,74

EMILIA-ROMAGNA

+0,74

VALLE D’AOSTA

+0,73

FRIULI-VENEZIA GIULIA

+0,70

LIGURIA

+0,65

TOSCANA

+0,65

CALABRIA

+0,63

TRENTINO-ALTO ADIGE

+0,51

MEDIA ITALIA

+0,80

Elaborazione Ufficio Studi CGIA di Mestre

su dati Banca d’Italia